Il sindaco di Roma dà del fallito al collega sardo che replica: è disperato

La campagna elettorale per il ballottaggio nella Capitale viaggia sull'asse Roma-Cagliari-Milano. Ieri il sindaco romano Gianni Alemanno ha attaccato i suoi colleghi Massimo Zedda e Giuliano Pisapia, definendoli i «sindaci del fallimento». Il primo cittadino cagliaritano, insieme a Pisapia, è stato invitato da Ignazio Marino a Roma per la conclusione della contesa elettorale.
«Se noi guardiamo tutti i sindaci invitati da Marino alla chiusura, sono sindaci del fallimento come Pisapia a Milano o Zedda a Cagliari», ha detto Alemanno, aggiungendo che «sono presenze che testimoniano il fallimento della speranze di cambiamento tramite istanze radicali: quando poi si torna alla realtà tutto viene spazzato via dalla vita quotidiana. Il caso più simbolico è quello di De Magistris che però non è stato invitato», ha concluso il primo cittadino della Capitale, che tra una settimana se la vedrà al ballottaggio contro Marino.
La risposta di Zedda non si è fatta attendere: «Quelle di Alemanno sono le parole di un sindaco uscente disperato dopo la sconfitta al primo turno e che dovrebbe preoccuparsi delle condizioni in cui lascia la Capitale al suo successore. Roma merita ben altro». Replica secca anche da Pisapia: «Alemanno è stato bocciato al primo turno ed è terrorizzato dal voto di domenica prossima perché non ha nessuna proposta seria di governo per contrastare Ignazio Marino». E ancora: «Il sindaco uscente di Roma, non sa cosa dice - ha aggiunto Pisapia - dovrebbe informarsi meglio, magari consultando la classifica del gradimento dei sindaci del Sole 24 Ore. Il sindaco di Milano è al decimo posto, con un gradimento del 60 per cento, in crescita del 5 rispetto all'inizio del mandato mentre lui è al settantesimo posto. L'unico flop è il suo». ( m. r. )