Rassegna Stampa

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Lirico, sindacati preoccupati per i tagli al Fondo "Colpa della Fondazione"

Fonte: web cagliaripad.it
29 maggio 2013


La preoccupazione dell'Ente di via Sant'Alenixedda: "Ci troviamo con grande ansia a dover rincorrere i tempi ed auspicare un disperato recupero dei fondi nel collegato alla Finanziaria, operazione non semplice"
 

Teatro Lirico, non cala il sipario sulle polemiche. Il Sindacato è preoccupato per il futuro dell'ente di via Sant'Alenixedda, specie per l'ultima stangata ricevuta: il taglio del 50% del  contributo ordinario decretato nella Finanziaria 2013 dalla Regione. "Con rammarico- dicono dal sindacato- dobbiamo constatare che questo sia la conseguenza di scelte gestionali errate da parte dei vertici della Fondazione e della mancata predisposizione e presentazione nei tempi stabiliti del più volte sollecitato Piano Triennale".

Ciò che più si teme adesso è l'arresto dell'attività: "Questa sforbiciata non consentirà, di certo, il proseguo dell'attività e fa prefigurare un pericoloso arresto produttivo. Nella relazione del Sovrintendente al Bilancio di Previsione 2013 approvato il 27.12.2012, già più volte sconfessato in corso d'opera dagli eventi e dallo stesso Consiglio di Amministrazione, si dichiara che "è in corso la redazione del Piano Industriale triennale 2013-2015, che verrà sottoposto alla valutazione ed approvazione del Consiglio di Amministrazione nel prossimo mese di gennaio".
Secondo quanto dicono i sindacati, entro la data indicata, gli organi della Fondazione avrebbero dovuto valutare, approvare e trasmettere il documento contabile predisposto dal Sovrintendente "consentendo alla Regione l'erogazione dell'intero contributo, e alla Fondazione risorse certe con le quali programmare la propria attività. Ad oggi tutto questo non è stato ancora fatto".
Insomma, secondo quanto si apprende dalla RSU, a oggi nulla sarebbe stato trasmesso alla RAS che già in sede di commissione, con carte alla mano, avrebbe potuto liquidare il contributo alla Fondazione. "Ci troviamo con grande preoccupazione a dover rincorrere i tempi ed auspicare un disperato  recupero dei fondi nel collegato alla Finanziaria, operazione non semplice aggravata peraltro dal grave immobilismo del Presidente e del Suo Consiglio di Amministrazione. Un dato è però chiaro: d'ora in poi nessuno garantirà entrate certe a questa azienda se non a fronte di programmi, pianificazione, competenza, trasparenza amministrativa e dialogo costante e costruttivo tra i soci della Fondazione".

Presupposti imprescindibili, secondo il sindacato, senza i quali si mettono a forte rischio le sorti del Teatro e il futuro dei lavoratori "che saranno chiamati a pagare drasticamente, sulla propria pelle, gli errori tanto gravi quanto evitabili degli amministratori di turno".