Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Comune, in cassa 266 milioni

Fonte: L'Unione Sarda
29 maggio 2013


L'assessore Gabor Pinna: «Nessuno può dire che siamo sull'orlo della catastrofe»
 

Ma a causa del Patto di stabilità solo 53 sono utilizzabili
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Con 266 milioni di euro si potrebbe pagare, giusto per fare un esempio, l'intero servizio di smaltimento di rifiuti per almeno sei anni. Il tesoro depositato nelle casse del Comune è immenso e in crescita costante. Nel 2011 era di 127 milioni di euro, circa 144 nel 2010, 121 nel 2009, 102 nel 2008. L'impennata nel 2012 è legata a due vittorie storiche. La prima riguarda la «vertenza Stato-Comune», che ha portato Palazzo Bacaredda ha incamerare circa 80 milioni di euro. La seconda è la definizione del «Lodo Holst», cioè un credito di 30 milioni di euro che il Municipio vantava nei confronti del ministero delle Infrastrutture per una causa (contro la Holst Italia Spa) legata ai lavori di costruzione del depuratore di Is Arenas.
I VINCOLI I soldi che il Comune può realmente spendere però, sono decisamente di meno: al netto dei vincoli del patto di stabilità, dei fondi di garanzia per i debiti potenziali e tutti gli altri obblighi finanziari, rimangono 53 milioni di euro. Una bella somma che servirà a dar benzina al piano triennale per le opere pubbliche che la Giunta si prepara ad approvare. Come si è arrivati ad accumulare il tesoretto, in tempi in cui le amministrazioni piangono miseria ogni giorno? «Il merito è della pulizia del bilancio e della riduzione di alcune voci di spesa, come quella delle locazioni passive, che ci hanno fatto risparmiare milioni di euro. Chi dice che siamo sull'orlo della catastrofe non rende un buon servizio alla cittadinanza e alla credibilità della politica», dice l'assessore al Bilancio Gabor Pinna.
IL CONSIGLIO Ieri il Consiglio ha approvato il Rendiconto 2012. Massimo Zedda ha ricordato che anche grazie alle condizioni delle casse comunali «abbiamo pagato le imprese come se non esistesse il patto di stabilità». Il capogruppo del Pdl Giuseppe Farris ha spiegato che «gli 80 milioni incassati dallo Stato sono frutto di un'azione dell'Anci e non può essere intestata alla Giunta» e ha sottolineato che «i revisori dei conti per la prima volta ci dicono che c'è una potenziale debitoria indefinita». Il capogruppo del Pd Davide Carta ha chiesto «una accelerazione negli appalti e nei lavori pubblici». Un punto su cui Anselmo Piras (Pdl) ha attaccato la Giunta: «La verità è che non siete riusciti a spendere i soldi». Durante la seduta che ha visto assegnare la cittadinanza onoraria all'ematologo Franco Mandelli, si è parlato anche della palestra di via Monte Acuto. La struttura è affidata a un consorzio che «non ha mai pagato alcun canone», come ha ricordato il consigliere Pierluigi Mannino. E l'associazione che ha gestito in precedenza la palestra non sarebbe da meno: «Deve 53mila euro». L'assessore Enrica Puggioni ha annunciato un nuovo bando per l'affidamento dell'impianto sportivo, ma sulla vicenda penderebbero due esposti: il primo alla Corte dei conti e il secondo alla Procura.
Michele Ruffi