Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

L'originale viaggio di Stefano negli appartamenti dei cagliaritani

Fonte: L'Unione Sarda
27 maggio 2013


IL PROGETTO. Un ventiquattrenne abiterà per un giorno in cinquanta case
 

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I monumenti di Cagliari? «Bellissimi, come i quartieri, le strade e i locali. Ma a rendere unica la città, più di ogni altra cosa al mondo, è la gente che la attraversa e la respira». Fin da quando era bambino Stefano Melis, giovane illustratore di Decimomannu, amava avvicinarsi alle persone sconosciute, provare a entrare nel loro mondo e curiosare fra i diversi saperi: oggi ha 24 anni e 100 mila idee che danzano sulla sua testa riccia e scura.
Una di queste l'ha definita Cucine Abitabili, e a dire il vero è molto più che un'idea: «È un vero e proprio progetto di condivisione della cucina, luogo di scambio per eccellenza di qualsiasi abitazione». Tradotto: lasciatemi un letto per una notte (ma anche una poltrona o un divano andranno bene) e farò di voi il più bel viaggio della mia vita. E non si tratta, giura, di un modo originale per “scroccare” un posto-letto.
UN GIORNO IN OGNI CASA Come? Abitando per 24 ore una casa diversa, offerta da tutti coloro che vorranno prendere parte all'originale esperimento (per contattarlo è sufficiente andare sulla pagina Facebook “Cucine Abitabili” o chiamando al numero 3460216687): oltre a un giaciglio, dovranno offrirgli solo un po' del loro tempo per passeggiare nei luoghi preferiti e chiacchierare, possibilmente in cucina come il nome suggerisce. Melis non paga in denaro: lo scambio che cerca, e ricerca nel suo progetto, è unicamente sociale e culturale: «Mi piacerebbe per esempio conoscere i gusti musicali di chi mi ospiterà - fantastica il giovane - le loro letture preferite, i cibi e le abitudini mondane. Non mi si metta ai fornelli, sono un disastro, ma in compenso sono un maniaco della pulizia».
GIÀ 22 ADESIONI Il suo viaggio dal di dentro della città avrà inizio i primi di ottobre quando avrà raggiunto, si auspica Melis, una cinquantina di appuntamenti: al momento hanno già aderito 22 “case abitabili”, perlopiù di studenti fuori sede ma anche mamme con bambini, artisti e giovani famiglie. «Mi piacerebbe poter conoscere i cagliaritani in maniera trasversale: ragazzi, adulti e anziani, di tutti i quartieri indistintamente». All'interno del suo trolley - 10 chili come per i viaggi d'oltremare - ci saranno un po' di vestiario, copia del suo documento d'identità («lo lascerò nelle case come garanzia»), una fotocamera e un taccuino per scrivere e disegnare. Serviranno alla fine del suo viaggio, quando traccerà la sua personalissima guida turistica in un e-book scaricabile gratuitamente in lingua italiana e in lingua inglese (la parte grafica sarà curata da Marcello Collu).
IL LIBRO FINALE Sarà un diario - anzi due, scritto e per immagini - dove per questione di privacy non compariranno i volti degli abitanti né gli indirizzi delle case: ma gli interni delle case, la tavola apparecchiata o altri dettagli della living room, resteranno impressi per sempre, a raccontare la città «oltre qualsiasi mappa stradale esistente». (mi.se.)