Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

Cittadinanza onoraria sospesa

Fonte: Sardegna Quotidiano
21 maggio 2013

Grossman

 

UNIVERSITÀ Lo scrittore israeliano in città per “Tuttestorie ” contestato da un gruppo antifascista: «Volevamo un dibattito». Davide Carta (Pd): «Onorificenza congelata per rispetto»

David Grossman, scrittore israeliano di grande successo nel mondo, lascia Cagliari senza la cittadinanza onoraria. Alla fine la delibera del Consiglio Comunale era rimasta sospesa. «Così ho preferito - spiega il primo firmatario Davide Carta - visto i conflitti che l’a rgomento aveva creato in città nei giorni scorsi ho preferito lasciar perdere, per rispetto di tutti e soprattutto per rispetto nei suoi confronti». La contestazione di una minoranza della città era arrivata nei giorni scorsi da parte palestinese e ieri, in presenza dello scrittore si è ripetuta con il Coordinamento antifascista cagliaritano che insieme agli studenti del Cua e al Social Forum Cagliari, nonostante lo scrittore abbia salutato «gli amici palestinesi, popolo occupato, oppresso e umilato », hanno risolevvato i nodi. Ospite d’eccezione al “Festival Tuttestorie di Letteratura per Ragazzi” la città aveva aveva deciso di “adottare ” lo scrittore per riconoscerne i successi letterari nel mondo. Gli unici a non firmare il documento erano stati Enrico Lobina (FdS) e Giovanni Dore che aveva ritirato la firma. E così lo scrittore che ieri ha incontrato il pubblico cagliaritano nell’Aula Magna della Facoltà di Studi Umanistici a Sa Duchessa ha trovato davanti a sé una delegazione del coordinamento antifascista che ha contestato Grossman srotolando bandiere palestinesi. «L’i ncontro con lo scrittore era stato pensato come un’intervista senza possibilità di dibattito e di interventi da parte del pubblico», accusa il coordinamento antifascista. «Volevamo porre alcune domande riguardanti Nakba palestinese, diritto al ritorno dei profughi, occupazione militare israeliana, operazione “Piombo Fuso”». E Grossman ha sottolineato come «da decenni mi batto per la loro dignità e da sempre denuncio l'occupazione israeliana come dura e ingiusta». Poi ha chiesto: «Perché fate questa domanda a me?». Lo spazio per le risposte c’era, e a fine intervista, ma da parte degli antifascisti non è stato apprezzato il fatto che non potesse esservi un dibattito vero e proprio. «In quanto antifascisti e antirazzisti e quindi anche antisionisti, rifiutiamo la doppia legislazione introdotta dallo Stato israeliano ai danni del popolo palestinese, i bombardamenti indiscriminati, i rastrellamenti notturni e le detenzioni amministrative di cui sono vittime anche i minori, l'embargo su Gaza, l'occupazione militare israeliana e lo stato di apartheid in cui è obbligato il popolo palestinese privato di ogni suo diritto», hanno spiegato. E poi la costruzione del muro con cui «lo stato israeliano si espande nei territori palestinesi, secondo una logica di "spazio vitale" ». Insomma, che non se ne sarebbe venuto a capo era chiaro fin dal principio. Grossman ha strappato in sala comunque molti applausi e ha catturato il consenso dei più, soprattutto parlando della sua letteratura che piace in tutto il mondo.