SABATO, 22 NOVEMBRE 2008
Pagina 1 - Cagliari
Bambino disabile grave: non può mangiare senza assistenza e a scuola digiuna
Rimpallo di competenze tra Comune e direzione
CAGLIARI. Mario (il nome è di fantasia) non mangia. Nessuno gli passa il pane. Neppure la gentilezza dei compagni di scuola, però, nel suo caso basterebbe.
Il piccolo alunno di una scuola elementare di un quartiere popolare della città ha una grave disabilità, è costretto a vivere su una carrozzina e non è capace di alimentarsi da solo.
Per vivere serenamente l’atteso momento del pranzo nella mensa scolastica, Mario avrebbe necessità di un assistente. Non un bidello, neppure un semplice parente. Mario ha bisogno di personale altamente specializzato. Il caso di cattivo servizio pubblico ha suscitato addirittura l’interesse delle reti televisive nazionali.
Ieri, di buon mattino, ai cancelli della scuola c’erano pure le telecamere delle Iene. La fortunata trasmissione televisiva Mediaset trasmetterà il servizio con Giulio Golia nelle prossime puntate in onda di sera.
Intanto c’è chi a Mario, una mano d’aiuto non dovuta, la dà comunque ogni giorno. «Lo accompagniamo in bagno, gli cambiamo il panno e ci prendiamo cure di lui quotidianamente - dice una collaboratrice scolastica dell’istituto - lo facciamo volentieri anche se per sollevarlo dalla carrozzina dobbiamo essere almeno in due. Dargli da mangiare, avendo problemi di deglutizione, però proprio non ce la sentiamo».
Nell’istituto è presente anche un’altro disabile. Suo padre ha deciso però di bypassare il problema assumendo un assistente privato. Roba che, di questi tempi, non tutti i genitori si possono proprio permettere.
Intanto, Mario, intorno alle 12, è li che aspetta. Attende che il comune o la direzione scolastica (la disputa è tra chi spetti l’onere al servizio) decidano una volta per tutte di risolvergli il problema. Magari facendo proprio a gara a imboccarlo per primi.
Mauro Farris