Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

Contestazione contro Grossman lo scrittore israeliano tra fischi e domande

Fonte: Sardegna Quotidiano
20 maggio 2013

Il blitz

 

SA DUCHESSA Durante il discorso dell’autore spuntano le bandiere palestinesi Polemiche dopo l’annuncio del conferimento della cittadinanza onoraria decisa dal Comune. La tensione sale quando si parla dei territori contesi in medio Oriente nAltro che “tana”: arena polemica, questo è forse il termine più adatto per descrivere le due ore di dibattito, ieri sera, nell’aula magna della facoltà di Filosofia. L’edizione numero otto del festival letterario Tuttestorie, titolo “Tana! Racconti, visioni e libri per case e cose da abitare” è dedicata ai ragazzi. Ma la presenza di David Grossman, saggista israeliano e presidente onorario dell’evento – in città per presentare il suo libro “Caduto fuori dal tempo”, fa vibrare le poltroncine, tutte occupate, dell’aula filosofica e contemporaneamente una fetta della maggioranza comunale. Motivo: la cittadinanza onoraria, per meriti culturali e legati al pacifismo, proposta dal capogruppo Pd, Davide Carta. Che è presente nella sala brulicante di animi incandescenti fin da quando una quindicina di persone srotola bandiere palestinesi e inveisce contro Grossman, ancora prima del suo intervento. La calma ritorna nel giro di pochi minuti, lo scrittore nato a Gerusalemme presenta il suo libro, poi arriva il momento delle domande. E la poemica è servita. Una ragazza, kefia al collo, chiede a Grossman «se la situazione attuale del popolo palestinese può essere paragonata alla Shoah ebraica, come mai dovrebbe avere la cittadinanza onoraria e, visto che il tema è il diritto alla casa, quale è quella dei profughi palestinesi».

David Grossman ringrazia per la domanda, e, nel suo inglese masticato decentemente, replica: «Nel 1947 il territorio venne diviso in due, tra ebrei e arabi, ma questi ultimi non accettarono. È impossibile mettere sullo stesso piano lo sterminio di sei milioni di ebrei, azione svolta sulla base di un piano di genocidio predefinito, con quanto vivono i palestinesi», dice Grossman, e giù le prime bordate di fischi da almeno metà dei presenti (circa 400, contando anche chi è in piedi o sulla soglia delle porte dell’aula). Grossman continua: «Quanto è successo ai palestinesi è una catastrofe, da trent’anni mi batto perché loro possano avere una dignità e una libertà. Oggi c’è un conflitto per la spartizione del territorio, gli ebrei hanno sia risposto agli attacchi ma ne hanno anche compiuti», riconosce lo scrittore, auspicando «un accordo: è necessario, sarà doloroso, ma non esiste la giustizia perfetta, solo quella umana. È difficile capire perché rivolgiate a me queste domande », conclude. È l’unica domanda, la serata si chiude con un profugo palestinese che chiede lumi a Grossman e più di un capannello dove pro-palestinesi e pro-israeliani discutono neanche tanto cordialmente. Sulaiman Hijazi, portavoce della comunità musulmana, presente in sala, dice che «se il Comune darà la cittadinanza onoraria anche come pacifista a Grossman, continueremo a manifestare. Io sono palestinese, dalle parole dette oggi si capisce che lui non è pacifista ». E Davide Carta, capogruppo Pd, resta sulle sue posizioni: «Non ritiro la proposta, faremo un ragionamento approfondito alla luce di quanto successo. Grossman ha dato lustro a Cagliari, che ha vinto anni fa un premio grazie al suo valore letterario. Pur con idee diverse da altri, lui crede nei valori della pace e dei dialogo, e nel futuro, insieme, dei due popoli». Paolo Rapeanu

MUNICIPIO FAVOREVOLI E CONTRARI E QUALCUNO HA TOLTO LA FIRMA

È bastata la proposta, avanzata dal capogruppo del Pd davide Carta come primo firmatario, a far scoppiare la polemica: david Grossman cittadino onorario di Cagliari. nel documento c’è la firma di quasi tutti i consiglieri comunali: manca di certo quella di Enrico Lobina, giovane di vecchia fede comunista, e ha tolto la sua il capogruppo dell’Italia dei Valori Giovanni Dore. Non è confermato, ma sembra che anche qualche altro consigliere della maggioranza di centrosinistra abbia deciso di non avallare la proposta dopo l’acceso dibattito innescato sul tema. Sono insorti i musulmani residenti in città, che in sintesi, a più riprese, hanno detto: «Dategli premi letterari, ma se gli conferirete la ciottadinanza onoraria ci sentiremo offesi. Appoggia l’invasione israeliana della palestina». Associazioni filoisraeliane hanno duramente contestato le polemiche.