La ricetta dell'assessore al Traffico: bus, metrò, biciclette scommessa per il futuro
Coni: troppe auto in centro, c'è una vivibilità da scoprire
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Guai a parlare di rivoluzione: «C'è un cambiamento, un nuovo modo d'intendere la viabilità e la qualità della vita in città. Le rivoluzioni sono un'altra cosa». È l'uomo delle isole pedonali, delle piste ciclabili, delle ztl, dei mezzi pubblici, delle auto «che non si possono tenere sotto il naso»: Mauro Coni, ingegnere, docente universitario, da due anni guida l'assessorato al Traffico della Giunta Zedda. Nel suo ufficio al terzo piano di via Sonnino si muove con disinvoltura tra mappe, carte e disegni. Difende punto su punto le sue strategie e aggira le polemiche: «La città è devastata dal fiume di lamiera che ogni giorno si riversa dall'hinterland».
È guerra alle auto?
«Neanche per sogno. Anch'io la uso spesso per lavoro. Nessuna imposizione, ma solo una presa d'atto».
Quale?
«Ogni giorno entrano in città 220 mila veicoli. Si aggiungono alle 120 mila auto dei residenti. Una cifra spropositata. Non è pensabile arrivare in centro come si faceva una volta».
Servono parcheggi.
«Arriveranno. Prestissimo al Parco della musica e in via Caprera. Faranno la differenza anche i fast parking».
Dove saranno?
«In piazzale Trento, in piazza de Gasperi, in viale Bonaria. Quindi i parcheggi ci saranno. Certo, qualche metro a piedi bisognerà farlo. Non si può pensare di posteggiare solo in largo Carlo Felice».
Non è facile cambiare la mentalità dei cittadini.
«In due anni di amministrazione tantissima gente ha scelto di condividere e partecipare a questo rinnovamento. Nessuna imposizione. È bello immaginare le tante possibilità alternative per vivere la città».
Ricevete proteste?
«Ascoltiamo tutti, abbiamo anche un numero di telefono dedicato. Lo 070-677-84-74. La mia collaboratrice, Charlotte Chabert, prende nota di tutto».
Sulle piste ciclabili i cagliaritani si sono divisi.
«Non è una divisione, c'è un dibattito. E ben venga. Le polemiche e i suggerimenti possono servire per uno sviluppo partecipato della città. In ogni caso la maggior parte dei cittadini condivide il progetto che porterà alle piste ciclabili».
Porterà?
«Certo. Per ora abbiamo tracciato le strisce con poche risorse residuali. Presto le trasformeremo. Con la colorazione, con una pavimentazione differente».
Ma i ciclisti le utilizzano?
«In tanti si stanno avvicinando alle due ruote. E i primi a esserne contenti dovrebbero essere gli automobilisti».
Perché?
«In via Sonnino e via Dante hanno messo ordine al traffico. E sono diminuiti gli incidenti. I principali sinistri sono legati alle doppie file: in via Dante sono sparite e gli incidenti sono scesi del 40 per cento».
E nel resto della città?
«La lotta alle doppie file paga. I numeri parlano chiaro».
Che numeri?
«Proprio quelli sugli incidenti. Nel 2011 sono stati 1800 con 11 morti e 750 feriti. Nel 2012 sono scesi a 1650 con 7 morti e 470 feriti».
Coni strizza l'occhio anche alle ztl e e le isole pedonali.
«Abbiamo portato avanti alcuni progetti».
Progetti e anche polemiche.
«Neanche più di tanto. Quando si cambia è ovvio che ci siano dei contraccolpi. Anche polemici. Ma poi passano».
A Villanova sono passati?
«Provate a chiedere ai residenti».
Perché?
«Perché li abbiamo intervistati uno per uno. Il grado di soddisfazione è pressoché totale».
Molte attività commerciali sono andate in sofferenza».
«Le aree a traffico limitato e quelle pedonali favoriscono lo sviluppo commerciale. È scientificamente provato che il giro d'affari cresce dal 30 al 70 per cento. Alla Marina nessun commerciante tornerebbe al tempo delle auto selvagge».
E Castello? Gli ascensori un giorno non funzionano e l'altro pure.
«C'è un problema di gestione degli impianti, il nuovo appalto cambierà la situazione».
Sta entrando in scena lo stop alle auto al Poetto.
«Abbiamo fatto una partenza soft la settimana scorsa. Ora si fa sul serio, con i controlli dei vigili e i carroattrezzi. Sul lungomare le auto non possono più passare».
Poetto bello e senza chioschi.
«Arriveranno anche quelli. Il litorale senza macchine sarà più moderno e vivibile. Il lungomare Saline assicura lo scorrimento del traffico».
Solito problema.
«I parcheggi? Ce ne sono tanti a spina di pesce vicino alla spiaggia, supportati da aree di sosta importanti come Marina Piccola, l'Ottagono, l'Ippodromo».
Rafforzerete i mezzi pubblici?
«Li rafforzeremo e potremo continuare a contare sull'eccellenza del Ctm».
Perché eccellenza?
«Perché il servizio bus in città è all'avanguardia in Italia».
Il vero salto di qualità si potrà fare solo col trasporto su rotaia.
«Arriverà anche quello. Anzi crescerà, visto che la metro è già in funzione sull'asse piazza Repubblica-Monserrato».
Un buon inizio ma un inizio.
«Ora stiamo progettando la linea piazza Repubblica-piazza Matteotti. Ci sono anche i soldi».
Tempi?
«È prematuro fissare delle scadenze. La linea non prevede grandi opere perché è in superficie. Ma c'è il problema dei sottoservizi. Impianti elettrici, del gas e dell'acqua dovranno essere spostati».
Nei piani ci sono anche le rotatorie, ma colpisce quella sull'Asse mediano.
«Perché?»
Perché è l'unica vera via di scorrimento veloce.
«La rotatoria all'altezza dell'Amsicora cancellerà l'isolamento assurdo della Palma e darà un accesso adeguato al parco di Molentargius».
Ma rischia di creare ingorghi.
«Abbiamo già fatto i test. Il traffico in quella zona dell'Asse mediano si riduce molto».
Alla Palma e al Quartiere del Sole arriveranno i flussi di traffico hinterland-Poetto.
«Questo rischio lo escluderemo con sensi unici appropriati».
Come deve diventare la città di Coni?
«Deve trovare tutto il suo splendore. Cagliari è bellissima, ma deturpata dalle auto. Sogno un miracolo olandese».
Olandese?
«Nel 1970 Amsterdam era una città confusa, caotica, ostaggio delle macchine. Ora è un gioiello di mobilità e soprattutto di vivibilità. Cagliari può seguire la stessa strada. Ne sono certo».
Giulio Zasso