Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Silenzio sull’operazione-stadio

Fonte: La Nuova Sardegna
24 novembre 2008

DOMENICA, 23 NOVEMBRE 2008

Pagina 2 - Cagliari 



Ruggeri: «Cagliari ormai ha confini più vasti»




QUARTU.Nuovo stadio di Is arenas: in municipio le bocche rimangono cucite. Gli esponenti dell’esecutivo non parlano e lo stesso sindaco Gigi Ruggeri resta abbottonato. Il capo della giunta non risponde nemmeno alle critiche mosse dal Wwf, che in un comunicato pubblicato venerdì ha duramente criticato il progetto di Massimo Cellino presentato al primo cittadino giovedì, durante un incontro che doveva rimanere riservato e, al contrario, è diventato pubblico nel giro di qualche ora. Scatenando una ridda di polemiche e reazioni, da Cagliari fino al municipio di via Eligio Porcu. I consiglieri comunali del capoluogo hanno criticato l’immobilismo del sindaco Emilio Floris, colpito peraltro da una sventagliata di fuoco amico partita dai banchi della maggioranza e diretta anche all’assessore ai Lavori pubblici e edilizia sportiva, Raffaele Lorrai. Nel frattempo, la giunta quartese gongola ma non si vuole cedere alle facili illusioni: perché lo stadio diventi realtà, l’eventuale iter da affrontare è lungo e, come ricordato anche dai tecnici del settore Urbanistica del Comune, dovrà superare lo scoglio della valutazione di impatto ambientale, in capo alla Regione. E qui potrebbero nascere i primi dubbi, ripresi anche dal Wwf, posto che a poche centinaia di metri da futuro stadio rossoblu c’è il parco di Molentargius-Saline. Ribattono dal Comune: il nuovo impianto risulterà più piccolo di quello attuale ed è totalmente ecocompatibile, visto che non sarà effettuata nemmeno una colata di cemento e l’intera struttura sarà composta da legno e acciaio. Inoltre, la realizzazione del nuovo stadio completa e si integra con il piano di riqualificazione di Is arenas, a cominciare dai parcheggi di scambio: duemilacinquecento sarebbero realizzati dal Cagliari calcio, e altri milletrecento dal Comune. In via Roma, però, tutti si muovono per scongiurare l’“esilio” dell’undici rossoblu. Ribatte Ruggeri: «Da tempo ritengo che i confini di Cagliari non sono quelli della città, ma coincidano con quelli dell’area vasta. Per il resto, non esprimo alcun commento ma ricordo che tutti parlano senza conoscere alcunché riguardo i termini precisi della questione. Per il momento ho sentito solo idee in libertà». E quando si conosceranno, appunto, gli esatti “termini della questione”? L’agenda politica rimanda tutto a domani, quando Ruggeri riunirà i rappresentanti di maggioranza e, con loro, farà il punto della situazione per poi decidere la linea da seguire. (p.s.)