Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

ALCUNE DELLE OPERE CHE ATTENDONO DI ESSERE REALIZZATE

Fonte: La Nuova Sardegna
24 novembre 2008

DOMENICA, 23 NOVEMBRE 2008

Pagina 1 - Cagliari

STADIO


CAGLIARI. La questione-stadio è stato uno degli argomenti utilizzato dalla maggioranza per mostrare l’immobilismo della Giunta. Attorno al «che fare?» del vecchio impianto di Sant’Elia e sulla proposta del Cagliari calcio, l’amministrazione è impegnata a «non decidere» da anni: da almeno dieci. Nella passata consiliatura c’erano tre delibere per altrettante ipotesi di recupero del vecchio impianto, ma non sono mai state discusse. E sono rimaste dentro i cassetti per ben quattro anni. In questa consiliatura la storia si sta ripetendo: ancora nessuna decisione concreta.

 

RIONE DI SANT’ELIA


CAGLIARI. Tra le incompiute maggiori va annoverata quella dell’accordo di programma per Sant’Elia, che comprendeva sia la riqualificazione abitativa del borgo, che il museo Betile, che il campus universitario di viale la Plaia (di cui si parla in un altro articolo). L’intesa era sata firmata a fine marzo dal presidente della Regione Renato Soru e dal sindaco Emilio Floris. Il consiglio comunale l’avrebbe dovuta ratificare un mese dopo. Ma così non è stato. Il progetto di riqualificazione del rione è stato bocciato dall’aministrazione «in quanto non sono stati chiariti tutti gli aspetti». Stesso discorso per il museo Betile. Il sindaco aveva poi promesso che le opere avrebbero avuto una corsia preferenziale, ma non se ne parla più.

 


POETTO


CAGLIARI. Per il Poetto il sindaco Emilio Floris aveva promesso un lungomare attrezzato e pedonabile. Invece pare che anche l’ipotesi sperimentale di chiusura estiva al traffico di un primo tratto di strada (sino allo stabilimento del Lido) sarà probabilmente sospesa.
Inoltre resta del tutto aperto (senza alcuna decisione) la questione del come rimediare ai danni prodotti dal ripascimento della sabbia. Da parte di diversi consiglieri era stato chiesto un intervento, almeno sperimentale in un settore di spiaggia, per verificare come riportare la sabbia bianca. Ma non si è visto neinte.

 

SAN LORENZO


CAGLIARI. La piana di San Lorenzo sarebbe dovuta diventare il nuovo Eden in grado di risolvere la questione della casa in città. Da oltre dieci anni a questa parte, infatti, ogni anno almeno duemila persone decidono di andare ad abitare nell’hinteland per via degli alti costi delle abitazioni a Cagliari. Da qui l’ipotesi, da parte della Giunta, di un piano di zona per la piana di San Lorenzo. Secondo il progetto in quella zona si potrebbero costruire abitazioni per almeno diecimila persone con anche interventi di edilizia agevolata e sovvenzionata (per le cooperative). Invece è tutto fermo.

 

CAMPUS UNIVERSITARIO


CAGLIARI. In città vi sono circa trentottomila studenti universitari, di questi ventimila sono: o pendolari (provenienti da una distanza di non oltre 50 chilometri) o fuori sede (da oltre 50 chilometri). Nello stesso tempo vi sono case dello studente per soli mille studenti. Da qui l’attesa degli universitari innanzi tutto, del campus ideato al posto dell’ex semoleria di viale la Plaia. Il progetto parla di mille posti letto, ma è tutto fermo per via di un contenzioso aperto tra il Comune (che lamenta il fatto che non vi sono gli standard) e la Regione che chiede che l’amministrazione municipale risolva i problemi che ancora sono sul tappeto. Inoltre se non si arriva a un accordo entro l’anno, verranno persi 15 milioni di euro stanziati dal Cipe.

 

PIANO STRATEGICO


CAGLIARI. Il piano strategico avrebbe dovuto impostare il futuro della città. Nel novemmbre di un anno fa sembrava che tutto dovesse procedere in modo spedito. I tavoli tematici avevano prodotto le loro ipotesi. Le associazioni di categoria erano state coinvolte e gli studiosi avevano dato il loro contributo. Poi la palla è passata all’amministrazione municipale per le scelte politiche. A questo punto, però, tutto si è fermato e ora il piano è fermo da almeno dieci mesi. Eppure è legato a questo intervento qualsiasi discorso di coordinamento dell’area vasta: trasporti, università ecc.