MOLENTARGIUS. 10-15 mila “pulli”
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Uno spettacolo così non si era mai visto. Una meravigliosa macchia rosa colora lo specchio d'acqua del parco naturale di Molentargius. Sono i fenicotteri che, come ogni anno da vent'anni, tornano a Cagliari per nidificare. Stavolta però si tratta di un avvenimento eccezionale: secondo gli esperti sarà boom di nascite. «Ci attendiamo dai 10.000 ai 15.000 nuovi nati», spiega Alessia Atzeni, ornitologa dell'Ente Parco. Se si pensa che ogni anno le nascite non arrivano a 10.000, e che l'unica area in Europa che raggiunge oggi questa cifra è quella della Camargue, in Francia, Cagliari potrebbe diventare il primo sito in Europa. «Solo dopo il censimento, però, saremo in grado di verificare il numero esatto», aggiunge la Atzeni, «ma le aspettative sono buone». Si corteggiano, occupano zolle di terra e fango emerse, vecchi argini che diventano nursery. Lunghe zampe e colori smaglianti, i fenicotteri si stringono gli uni agli altri in attesa di mettere al mondo i loro piccoli, i pulli. A giorni potrebbero esserci già i primi nati sul versante di Quartu, poi entro un mese si schiuderanno le uova dei fenicotteri che hanno scelto lo stagno di Santa Gilla.
Dal 1993, Cagliari è teatro di meraviglie di questo genere, ma quest'anno lo spettacolo della gent'arrubia , il popolo rosso, è davvero straordinario. «Questo accade per due ragioni», afferma la Atzeni. «Da un lato è segno della buona gestione del parco, dall'altro le sfavorevoli condizioni climatiche di altri siti, come il Nord Africa, ha spinto più fenicotteri a nidificare qui da noi». «È un miracolo che si ripete da vent'anni», dice Vincenzo Tiana, presidente dell'Associazione per il Parco di Molentargius. «Per i prossimi tre mesi gli questi specchi d'acqua si tingono di rosa a due passi dal caos urbano, una vera sfida della natura che celebriamo il 26 maggio con una festa per i vent'anni». Quando nel '93 i fenicotteri nidificarono per la prima volta, alcune associazioni di volontariato garantirono la vigilanza, il monitoraggio e anche la fruizione del sito. Ora il controllo è assicurato dal personale del Parco. «Se ancora questo evento si ripete puntualmente ogni anno il merito è del grande lavoro che svolge l'Ente Parco, che crea le condizioni perché i fenicotteri scelgano Molentargius come area per nidificare», conclude Bruno Paliaga, direttore del Parco.
Mauro Madeddu