MONTE URPINU. La Regione
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«La cessione in uso di una parte dell'ex deposito carburanti di Monte Urpinu alla Coldiretti, stabilita dalla Giunta regionale nell'ultima seduta, è ampiamente conforme alla legge e non esiste nessuna fattispecie di illegittimità».
Lo afferma l'assessore regionale degli Enti Locali, Nicola Rassu, rispondendo alle dichiarazioni del coordinatore regionale di Copagri, Pietro Tandeddu. «La delibera», continua l'assessore, «si fonda esclusivamente su presupposti di diritto. Infatti nei casi di contratti di locazione, come quello deliberato, non si applica il Codice degli appalti, bensì il Decreto del Presidente della Repubblica '13 settembre 2005' che stabilisce i criteri e le modalità di concessione in uso e in locazione dei beni immobili. Nel caso specifico quindi, la legge stabilisce che i beni immobili dello Stato possono essere dati in concessione o in locazione a canone agevolato per finalità di interesse pubblico connesse all'effettiva rilevanza degli scopi sociali perseguiti, senza dover ricorrere a bandi pubblici. La concessione in uso di una parte dell'area di Monte Urpinu nel pieno rispetto delle norme vigenti, risponde alla volontà di valorizzare i progetti di rilevante interesse sociale, economico e ambientale, e allo stesso tempo punta al coinvolgimento di grandi strati della popolazione cagliaritana».
L'intervento della Giunta, inoltre, si inserisce in un più ampio quadro di valorizzazione del compendio di Monte Urpinu dove l'assessorato degli Enti locali sta promuovendo diverse azioni di riqualificazione e sviluppo dell'intera area a due passi dal parco di Molentargius. «Proprio in questa direzione», conclude l'assessore Rassu, «nella restante parte di proprietà regionale della stessa area vi è spazio per ulteriori iniziative da parte di altre associazioni agricole e non, dove potranno essere presentanti progetti di utilità sociale, senza scopo di lucro e sostenendo i relativi costi, in analogia a quanto prodotto dalla Coldiretti. La Regione anche in quel caso valuterà positivamente ogni iniziativa utile a creare nuove condizioni di fruibilità sociale per tutta la comunità del capoluogo e non solo».
La Coldiretti ieri aveva annunciato che nell'area concessa - 2,5 ettari - ci saranno, tra le altre cose, orti urbani e fattorie didattiche oltre ai mercatini dei prodotti a chilometri zero.