Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

Tra note e magia i bimbi cercano la corona del re

Fonte: Sardegna Quotidiano
15 maggio 2013

AL LIRICO

LA VISITA Il teatro apre le porte alle scolaresche per un percorso didattico ricco di sorprese. Le maestre: «I bambini rimangono affascinati, per loro è un viaggio in un mondo del tutto nuovo» Il Re Diesis ha perso la sua corona. A portargliela via sono stati Mi, Fa e Do, tre scaltri ladruncoli. Senza l’emblema del potere è difficile governare un regno, e il sovrano ha affidato a un gruppo di investigatori in erba il compito di recuperare il maltolto. Sono proprio gli alunni delle scuole materne ed elementari i protagonisti de “La corona di Re Diesis”, una visita drammatizzata ai laboratori del Lirico avente l’obietti - vo di consentire ai più piccoli un primo approccio col mondo del teatro. Insieme alle maestre, l’animatrice Sonia Carta guida i bambini dai 3 ai 7 anni, che pendono dalle sue labbra: «Rimangono affascinati dai grandi spazi, dagli strumenti musicali, dai suoni e dagli oggetti che anche loro possono maneggiare».

La “caccia”parte dall’in - gresso del teatro, dove è stato posizionato un manichino con il costume del Re Diesis, che chiede ai ragazzi di cercare la corona. Da qui l’investigazione li porta (seguendo alcune foglie d’ede - ra lasciate lungo i corridoi) in attrezzeria, dove dentro una cassa trovano Pinocchio. Grazie al burattino capiscono di dover cercare il regno del legno, la falegnameria, dove, sopra un mobile, c’è una lampada magica. Qui entra in scena Nicola, il mago della luce: «Fai diventare tutto blu! Tutto rosso!» chiedono i piccoli al tecnico del Lirico, che sorridente illustra l’uso dei sagomatori per ottenere gli effetti cromatici sul palco. La caccia conduce i giovani detective nella sala prove dell’or - chestra. Qui il pianoforte suona male, perché sono stati messi sulla cassa armonica dei pezzi di tessuto. I bambini capiscono che hanno a che fare con il regno delle stoffe: «I loro occhioni spalancati davanti ai vestiti di scena e alle maschere è uno spettacolo» dice Ottavia, sarta del Lirico. I mini investigatori incontrano la regina Misisì, una bambola di pezza, che canta indicando la sala prove del coro, dove c’è una ballerina prigioniera, LaLa (nonché gli artisti del Lirico, che intonano il coro delle streghe del Macbeth, deliziando i giovani visitatori). Quando i bambini l’ac - compagnano sul palco, scoprono in un sacco la corona rubata. Il gioco finisce con la restituzione del diadema al sovrano. «Il teatro è per tutti, anche per i più piccoli, se si riesce a ricondurre il tutto alla loro portata», commenta Sonia Carta. «Imparano divertendosi, e di solito la prima domanda che fanno è: “Maestra, quando torniamo?”». Fabio Marcello