MUNICIPIO Presentate le manifestazioni che culmineranno con la sfilata, come l’anno scorso. L’assessore: già prenotazioni per alberghi e b&b. Gli organizzatori: lottiamo per i diritti
C’è l’aspetto culturale, inteso come invito al confronto e all’accetta - zione di quelle “diversità” che, nelle intenzioni degli organizzatori, tali non sono. Ma la seconda edizione della “Queeresima” muove soprattutto il settore ricettivo. Sono già molte le prenotazioni nei bed and breakfast e hotel: dal resto dell’isola, ma anche da oltretirreno, come dall’Europa. C’è chi arriva per il gran finale, la sfilata del 29 giugno, ma anche chi vuole partecipare ai diciotto eventi spalmati tra domani e fine giugno. «Anche così si crea, nel concreto, il progetto di Cagliari turistica che stiamo portando avanti da due anni. La Queeresima ha già una ricaduta positiva sulla città», spiega Barbara Argiolas, assessore comunale al Turismo e tra i presentatori della quaranta giorni dell’orgoglio omosessuale promossa dall’associa - zione Arc, «e la città accogliente, ricordo ancora una volta, vede nei cittadini i primi attori, questo è il mio pensiero da sempre». Tra i tanti appuntamenti, la fiaccolata contro tutte le vittime della transfobia e dell’omofobia, sabato sera in piazza Del Carmine, le presentazioni di libri per bambini sul tema dell’omogenitoria - lità alla Cineteca sarda tra otto giorni e anche una conferenza all’Universi - tà di Sassari il cinque giugno, incentrata sulla famiglia tra passato, presente e futuro. «Da dieci anni facciamo cultura per promuovere i diritti Queer. C’è la matrice dell’odio verso i gay, è la stessa che spinge a odiare donne o immigrati, si tratta di stereotipi errati. Il nostro programma di quaranta giorni è totalmente autofinanziato, con l’aiuto di volontari», spiega Carlo Cotza, portavoce Arc, «chiunque voglia difendere i diritti di gay, lesbiche, trans e bisex può partecipare agli eventi. La comunità gay si sta già muovendo», aggiunge Cotza, «in tanti arriveranno in città anche da posti lontani. La madrina del pride è Rossella Faa». E l’aspetto culturale, creare conoscenza per debellare concetti pericolosi, è il centro dell’intervento di Francesca Ghirra (Sel): «Sono orgogliosa di questa seconda edizione, si unisce alle nostre politiche sul regolamento delle unioni civili, cioè l’estensione dei diritti a tutte le persone, stiamo gettando le basi per una società migliore. È un progetto molto ricco dal punto di vista culturale, sarà occasione di dialogo e confronto». Il collega di maggioranza, Filippo Petrucci, promette che «continueremo a sostenere queste iniziative, anche in modo simbolico come in questo caso. Sono aspetti gioiosi del vivere assieme e in coppia». La Queeresima due è patrocinata anche dalla Provincia, «con fierezza e orgoglio, serve tutelare tutti, uguaglianza», dice Marta Ecca, assessore alle Politiche giovanili, e dalla Cgil: venerdì alle 17,45 in viale Monastir dibattito e film sulla persecuzione dei nazisti agli omosessuali. «La memoria del passato deve essere un monito per tutti, la legge contro la violenza omofobica è stata vergognosamente affossata, deve essere riproposta», afferma Sandro Gallittu, responsabile Nuovi Diritti. P. R.
IN COMUNE «Stop polemiche qui siamo tutti una minoranza»
Nuovo anno, il secondo di fila, per la Queeresima, e programma infinitamente più vasto rispetto all’esordio dell’anno scorso. Restano però invariate le polemiche, almeno tra i banchi del Comune. Varie fette della minoranza di centrodestra contestano il patrocinio, a zero denari, concesso all’iniziativa da chi oggi governa la città. I problemi da porre sotto la lente di ingrandimento sono altri, non certo i diritti degli omosessuali, dicono. Che rappresentano una delle tante minoranze che fanno baccano per apparire e creano fastidio al resto dei cittadini. È questa la convinzione di più di un consigliere dell’opposizione. Opposti i ragionamenti della maggioranza – anche esponenti della Giunta. «Alcune dichiarazioni mi spaventano, noi portiamo avanti con coraggio i nostri temi. Non è sempre necessario condividere, basta accettare. La nostra è una città di centocinquantamila minoranze, ogni cittadino vale uno e come tale va trattato», osserva l’assessore comunale al Turismo, Barbara Argiolas, «senza nessuna discriminazione e, ovviamente, senza nessun favoritismo». Va subito al sodo Francesca Ghirra, consigliera Sel e presidente della commissione Cultura: «Si tratta di sterili polemiche da spegnere», dice, «la Queeresima è una bellissima iniziativa, il patrocinio comunale è gratuito. Esistono purtroppo tanti paradossi della legge sul tema delle coppie di fatto. Per avere una casa popolare la regione prevede una premialità per loro, ma non si sa se gli uffici la riconoscono. C’è una carenza normativa nazionale ». Filippo Petrucci (Megliodiprimanoncibasta) e direttore dei lavori della commissione Affari generali, ricorda che «il regolamento approvato un anno fa sulle coppie di fatto sembrava dovesse distruggere la famiglia. Così non è stato». E il capogruppo Idv, Giovanni Dore, difende «le scelte del Comune: non perdiamo tempo, il patrocinio al Pride è gratuito, come l’anno scorso». P. R.