Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

Area contesa tra agricoltori

Fonte: Sardegna Quotidiano
15 maggio 2013

Monte Urpinu

 

LA POLEMICA La Regione assegna l’ex deposito dell’aeronautica alla Coldiretti. Copagri: dubbi di legittimità, necessaria la gara I mercati minacciano lo sciopero: no alla vendita di prodotti

Il grande orto (urbano e didattico) di carote, patate e via dicendo, un po’ di verde e un mercato per promuovere i prodotti locali sorgerà nei 130 mila metri quadri di Monte Urpinu, quelli che un tempo furono un ex deposito carburanti dell’aeronautica militare. La delibera regionale è arrivata ieri, è diretta a coinvolgere parte dei cittadini, soprattutto anziani e disabili con corsi di formazione e informazione sul rimboschimento e laboratori del gusto. Inoltre sorgeranno un mercato e una bottega di “Campagna Amica”, entrambi progetti della Coldiretti che per sei anni avrà in concessione un quinto del terreno. E proprio questo aspetto della delibera ha fatto imbestialire i mercati della città che annunciano uno sciopero e manifestazioni a breve. La Copagri si chiede «come mai non sia stato fatto un bando per la vendita diretta dei prodotti e perché sia stata data direttamente a Coldiretti». Il presidente Ugo Cappellacci ha dichiarato di aver «restituito ai cittadini un’area verde importante per tutta Cagliari e non solo. Potremo così puntare al coinvolgimento di grandi strati della popolazione del capoluogo portare avanti un progetto di valorizzazionedell’area naturalistica e di sensibilizzazione dei temi del mondo agricolo». La concessione di questa importante area cagliaritana sarà certamente fondamentale per dare sostegno a nuove attività che mirano alla valorizzazione dell’agricoltura», ha sottolineato l’as - sessore Nicola Rassu che insieme a Oscar Cherchi ha portato avanti l’idea. L’assessore all’Agricoltura sostiene che quello messo in campo è «un pratico esempio di collaborazione sinergica fra assessorati nell’ottica di un obbiettivo comune di sviluppo del patrimonio agricolo regionale e della sua filiera». Ma che la Coldiretti utilizzi l’area assegnata in concessione direttamente o mediante il coinvolgimento di imprese agricole non piace a molti. «Come si fa ad affidare a un soggetto privatistico un bene pubblico senza passare per una gara di appalto? Ho dei dubbi circa il parere di legittimità sulla delibera che avrà espresso il direttore generale interessato», ha detto il coordinatore regionale Copagri Pietro Tandeddu in merito alla concessione per sei anni a favore della Federazione interprovinciale Coldiretti di Cagliari, Medio Campidano e Carbonia-Iglesias. «Mi sembra strano che non venga sottoposto a un bando dove tutti possono concorrere. Sulla vendita diretta ci stiamo lavorando tutti come organizzazioni agricole. E mi domando: il Comune di Cagliari che parere ha espresso in merito per le autorizzazioni per la vendita diretta?». Anche i mercati civici della città sono in subbuglio dopo la delibera della regione. Già in una riunione di qualche settimana fa avevano annunciato scioperi in piazza e ora minacciano anche di non pagare il canone per mesi e addirittura di vendere per la strada qualora non si faccia un passo indietro sul nuovo mercato che sorgerà accanto al Binaghi. Aspettano l’assessore alle attività produttive Barbara Argiolas, che, fanno sapere «si era già dichiarata contraria». Per ora resta «una battaglia tra poveri». Vi.Sa.