Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

attacca: «Nessun bando» Monte Urpinu, orti urbani e fattorie

Fonte: L'Unione Sarda
15 maggio 2013


La Regione concede alla Coldiretti due ettari e mezzo dell'ex deposito carburanti. La Copagri

Perra: «Porteremo gli agriturismo a promuovere i loro prodotti. Il mercatino? Ci sarà»
La Coldiretti gestirà per cinque anni due ettari e mezzo dell'ex deposito carburanti di Monte Urpinu. Lo ha deliberato ieri la Giunta regionale approvando un progetto presentato a dicembre dall'organizzazione agricola. Una decisione che ha suscitato l'ira del coordinatore regionale della Copagri Pietro Tandeddu, che grida allo scandalo: «Come si fa ad affidare a un soggetto privatistico un bene pubblico senza passare per una gara di appalto?». Luca Saba, leader regionale della Coldiretti, non si intimidisce: «È previsto dalla legge e noi abbiamo presentato un progetto. Lo avrebbero potuto fare anche altri ma non l'hanno fatto».
L'IDEA «L'idea è coerente con le strategie dell'organizzazione che da tempo ha avviato iniziative di sviluppo sociale “a chilometri zero», spiega Saba: «Da qui il progetto presentato dalla federazione di Cagliari che comprenderà un museo dell'agricoltura sarda, orti urbani per bambini delle scuole e per gli anziani anziani, la vendita diretta nei mercatini a chilometri zero. Un concetto nuovo», aggiunge, «che consente di fare anche aggregazione sociale attorno all'agricoltura».
UNA VETRINA DEI PRODOTTI «Sarà anche una vetrina dei prodotti tipici e un luogo dove pensiamo di organizzare eventi ogni fine settimana», sottolinea Efisio Perra, presidente della Coldiretti provinciale di Cagliari. «Pensiamo agli agriturismo sardi, che ogni settimana potrebbero presentare i prodotti dei loro territori, pensiamo al week end della pasta o quello dei vini e via elencando. Ci sarà anche una fattoria didattica nella quale i figli dei nostri soci, insegneranno ai ragazzi i segreti delle campagne. E tutto sarà biologico».
I tempi di concretizzazione del progetto non sono prevedibili. «Occorrerà fare tutti i passaggi burocratici, dialogare con il Comune, condividere le scelte con loro. Ipotizzo che potremo aprire la prossima primavera», conclude Perra che evidenzia un altro aspetto: «Non faremo il mercatino tutti i giorni, come qualcuno ha detto, e poi, sia chiaro, non sono venti agricoltori che mettono in crisi i negozi ma la grande distribuzione».
LA POLEMICA La Copagri non condivide. «Come si fa ad affidare a un soggetto privatistico un bene pubblico senza passare per una gara di appalto alla quale tutti possano concorrere?», attacca il coordinatore regionale della Copagri Pietro Tandeddu. «Ho dei dubbi circa il parere di legittimità sulla delibera che avrà espresso il direttore generale interessato. E mi domando: il Comune di Cagliari che parere ha espresso in merito per le autorizzazioni per la vendita diretta?». (f.ma.)