Giacomo Sanna (Sardisti)
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Zona franca integrale? Non solo: la nuova proposta di legge del Psd'Az delinea per la Sardegna, di fatto, un'autonomia fiscale che somiglia da vicino all'indipendenza. Il testo firmato dai consiglieri regionali sardisti punta a istituire direttamente nello Statuto speciale un ampio «regime di zona franca fiscale e doganale integrale». E prevede anche che l'Isola definisca «le sue entrate fiscali, istituendo tributi propri e adottando quelli statali vigenti, tutti facenti capo nel territorio regionale esclusivamente all'Agenzia regionale per le entrate e alla Tesoreria unica regionale».
IL PERCORSO Una mezza rivoluzione, che richiederebbe comunque un voto del Parlamento nazionale: quella che il Psd'Az sottopone al Consiglio regionale, in effetti, diventerebbe in caso di approvazione una proposta di legge da girare appunto alle Camere. «Ma si può fare con legge ordinaria», precisa il capogruppo sardista Giacomo Sanna, illustrando l'iniziativa insieme al segretario Giovanni Colli e ai consiglieri Christian Solinas, Efisio Planetta e Paolo Dessì.
«Sulla zona franca si è creato ormai un movimento di popolo», ragiona Sanna, «ma la questione dev'essere disciplinata con una legge. Altrimenti resta solo un tema buono per le passerelle di qualcuno. Noi diamo il nostro contributo, aperto a modifiche». «A legislazione vigente - aggiunge Colli - non esisterebbe un diritto all'attivazione immediata della zona franca. Ecco perché il Consiglio regionale deve riappropriarsi con forza del tema».
LA NORMA Secondo l'articolato ideato dai Quattro Mori, il territorio della Sardegna viene «posto fuori della linea doganale dello Stato e costituisce zona franca», con riferimento a dazi e altri diritti di confine, imposte dirette (tra cui l'Irap) e imposte indirette (di registro, catastali, accise e altro, in particolare l'Iva). A chi teme che l'Ue si metta di traverso, Christian Solinas fa notare che «nel recente Libro verde sulla coesione territoriale, le istituzioni europee sviluppano il concetto della compensazione degli svantaggi di cui soffrono, tra le altre, le aree insulari». Planetta sottolinea i nuovi poteri che la legge darebbe alla Sardegna, e poi chiama in causa la Giunta: «Inizi subito a dare attuazione ai porti franchi». (g. m.)