Gli appuntamenti
di
Federica Lai
Martedì 14 Maggio 2013 | 12:00
Pride Sardegna 2013. Sarà l'occasione per tutti di manifestare le proprie diversità, non solo sessuali. Testimonial della manifestazione sarà Rossella Faa, cantante e attrice sarda. Per il corteo del 29 giugno sono attese circa 8 mila persone. "L'anno scorso hanno partecipato in 6 mila - spiega Carlo Cotza, portavoce Arc - Per quest'anno crediamo siano molte di più". E per fine giugno c'è già un boom di prenotazioni nei bed and breakfast. "Il Pride è prima di tutto un mezzo per dare un messaggio preciso - sottolinea Carlo Cotza - non solo una festa. Vogliamo difendere i diritti di tutti. E il 29 giugno chiunque potrà manifestare le proprie diversità". L'Arc, l'associazione di Cagliari che dal 2002 lotta per i diritti delle persone LGBT, ha organizzato, con il patrocinio del Comune di Cagliari, Queeresima 2013. Quaranta giorni racchiusi da due date importanti: il 17 maggio, giornata mondiale contro l'omofobia, e il 28 giugno, giornata mondiale del Pride. Quest'anno l'associazione Arc ha dedicato gli studi e le riflessioni politiche alla transfobia, la paura e il disprezzo verso le Persia transessuali. E ai "diritti di famiglie", seminario pensato per chi lavora o è interessato ai temi sociali, con accredito presso gli ordini professionali, che si svolge in contesto universitario: si svolgerà il 14 giugno. Ma anche una fiaccolata il 18 maggio, contro tutte le vittime della transfobia e dell'omofobia. Rappresentazioni teatrali e rassegne cinematografiche. Per poi chiudere il 29 giugno con il corteo del Pride, che per la prima volta coinvolge tutta la Sardegna.
"Sono orgogliosa di presentare questa seconda edizione della manifestazione - sottolinea Francesca Ghirra, presidente della commissione consiliare di Cultura - perfettamente in linea con le nostre politiche contro le discriminazioni".
Riguardo ai commenti omofobi che girano in rete in questi giorni, interviene l'assessore al Turismo, Barbara Argiolas. "Si tratta di persons che non sono ancora in grado di accettare le diversità, e questo e sicuramente un problema".
"Stiamo seguendo una linea contro le discriminazioni - dice Filippo Petrucci, presidente della commissione Affari Generali - con buoni risultati, nonostante alcuni avessero definito il nuovo regolamento per le coppie di fatto la distruzione della famiglia".
"La volontà politica - aggiunge Marta Ecca, assessore provinciale - nasce dalla necessità di garantire a tutti i propri diritti".