Lunedì l'incontro
 

L'ultimo incontro è di circa un anno fa, all'ordine del giorno il Sant'Elia e la sua ristrutturazione. Poi, più nulla. Lunedì mattina si ricomincia: il Cagliari calcio, che nei giorni scorsi ha mandato una lettera all'amministrazione comunale (dopo l'apertura dell'assessore ai Lavori pubblici Luisa Anna Marras), è stato invitato a un incontro tecnico negli uffici di via Sonnino. Da un lato gli uomini di Cellino, dall'altro i dirigenti dei settori interessati. Si tratta di capire se ci sono le basi per riavviare un dialogo e ripensare concretamente a riportare la casa della squadra rossoblù nella sua sede naturale, nei tempi più rapidi possibili. «È ancora presto per discutere di dettagli», spiegano in viale La Playa, «prima parliamo, dobbiamo capire se c'è la volontà politica di collaborare e di risolvere tutte le questioni aperte. Noi siamo disponibili e ben contenti di dialogare».
Intanto il club si muove su diversi fronti. Entro il 20 giugno dovrà indicare il campo di gioco del prossimo campionato e, per ora, non ha alcuna certezza. Is Arenas è “congelato”. Il Tar ha fatto un'ordinanza in cui sostanzialmente dà ragione alle istituzioni: si può ripartire con l'iter per la conformità con la Commissione provinciale di vigilanza (che ha archiviato la pratica il 25 febbraio), fatti salvi tutti gli atti già approvati e integrando con quelli (pochi) che mancano. Più complicata la questione con il Comune di Quartu, che ha emesso un'ordinanza di demolizione per alcune parti considerate abusive (senza autorizzazioni edilizie e paesaggistiche) e chiede un accertamento di conformità. Che, per il momento, la società non vuole presentare. Intanto in via Eligio Porcu proseguono le “indagini”: si lavora per capire se la conferenza di servizi fatta a giugno dello scorso anno per approvare il progetto originario è valida oppure no. (cr. co.)
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