Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

In centomila in fila: assalto a Tuvixeddu e all'ospedale civile

Fonte: L'Unione Sarda
13 maggio 2013


L'EVENTO. Anche numerosi croceristi tra i visitatori
 

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Carlo Felice rimase incantato. Non badò a spese, pagò 14 mila e 800 lire pur di regalare quegli strani oggetti alla città. Il viceré di Sardegna ebbe l'intuizione all'alba dell'Ottocento e oggi, due secoli dopo, le cere anatomiche di Clemente Susini tolgono il fiato a cagliaritani e turisti. Nel piano rialzato della Cittadella dei Musei c'è pure la sedia di legno di Francesco Antonio Boi, primo docente della cattedra di Anatomia dell'ateneo. Trecento metri più a valle, all'ingresso dell'Ospedale civile, c'è la fila già di prima mattina. Nel rifugio antiaereo scavato sotto Stampace si accede solo con l'elmetto di sicurezza. È lungo duecento metri, dentro ci sono persino le targhe di pietra del periodo fascista.
IN CENTOMILA La Cagliari che non si vede mai ha un fascino particolare e neanche il maestrale sferzante ferma la corsa alla città antica. Il trenino turistico è pieno, e anche sul city bus, il pulmino scoperto, non c'è posto. È un weekend di successi: 19 mila sabato, raddoppiati nella sola mattina di ieri. La diciassettesima edizione di Monumenti Aperti supera anche il successo dell'anno scorso e sfiora quota centomila.
IL PODIO Calvino lo definì il colle invisibile, Tuvixeddu, con i suoi "piccoli fori" e 4 mila ingressi, è il sito più visitato. Medaglia d'argento ai sotterranei del Civile, al terzo posto c'è il Museo archeologico nazionale. Anche la chiesa di San Michele, primo edificio barocco dell'Isola, attira i visitatori. Nel libro da consegnare ai ricordi centinaia di firme, con quelle tedesche, inglesi, spagnole. «È meraviglioso», commenta Gigliola Pisano all'uscita dall'Orto botanico. Lia Pren e Carolina Cottrel, due amiche inglesi, hanno visitato l'Anfiteatro: «Fantastic», dicono entusiaste.
LA CITTÀ VECCHIA Castello per l'occasione è interamente pedonale, le auto sono bandite, e la scelta sembra piacere a tutti. In via Canelles, nell'ex palazzo Sanjust, oggi sede del Grande Oriente d'Italia, il filmato “Pioggia di bombe” riporta alla mente la Cagliari sanguinante di settant'anni fa. Nel frattempo le due Torri pisane vengono prese d'assalto. Al Bastione ci sono ancora le transenne, ma ai turisti non sembra interessare poi tanto. Il panorama mozzafiato sulla città fa dimenticare tutto. Mentre negli infopoint le guide turistiche vanno a ruba, in tanti approfittano dei due itinerari proposti: in 786 scelgono il “Trentapiedi” tra le stradine strette di Villanova, oltre 300 preferiscono quello nel quartiere alto della città.
CAPPELLACCI CICERONE Il sole caldo stemperato dal forte vento si riflette sui cinque medaglioni di bronzo nella facciata calcarea. Sul cornicione quattro statue, una per ogni valore indispensabile per il soldato: il sacrificio, l'eroismo, la fede e la disciplina. Scolpito nella pietra: pro patria contra omnes pro me contra neminem , lo storico motto dell'Arma. La Legione dei Carabinieri si conferma una new entry di successo. E chi ieri mattina ha scelto di visitare Villa Devoto ha trovato un insolito Cicerone. Alle 11 ad accogliere cagliaritani e turisti c'era il governatore Ugo Cappellacci.
Sara Marci