Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

I rossoblù ci provano col Sant'Elia

Fonte: L'Unione Sarda
8 maggio 2013


Il club deve indicare tra un mese e mezzo una “casa” per il prossimo campionato. Is Arenas è in forse
 

Società e Comune riprendono a dialogare: venerdì incontro tecnico
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Fuga da Is Arenas e ritorno a casa al Sant'Elia? Il sogno di molti potrebbe diventare realtà. E se i rapporti tra il Cagliari calcio e l'amministrazione quartese si sono progressivamente rovinati, quelli con la Giunta Zedda sono invece ricominciati. Uno scambio di lettere, ieri, ha già portato a un risultato importante: la richiesta di un incontro tecnico è stata immediatamente accolta. L'appuntamento è per dopodomani.
È diventata una questione di vita o di morte: il club rossoblù è obbligato a giocare su più fronti. Tra un mese e mezzo dovrà indicare uno stadio per il prossimo campionato e attualmente uno stadio non ce l'ha. Quello costruito nella terza città della Sardegna ha collezionato molti dolori e pochissime gioie. In sintesi: un'inchiesta della magistratura che ha portato agli arresti - tra gli altri - il sindaco Contini e il presidente Cellino; il divieto, da un certo momento in poi, di disputare le partite davanti al pubblico; un'ordinanza di demolizione per una serie di opere considerate abusive dal dirigente dell'Urbanistica; l'archiviazione della pratica sulla conformità (e di conseguenza l'agibilità definitiva) contro la quale la società di viale La Playa ha presentato un ricorso e si attende, oggi, la sentenza del Tar.
Indicare Trieste per la stagione 2013-2014 è un'opzione che non si vorrebbe neppure prendere in considerazione. Nei giorni scorsi è circolata la voce (in parte smentita) dell'ipotesi di acquisire il “Città del tricolore” di Reggio Emilia, prima si era anche ventilata l'idea di smontare le tribune di Is Arenas e rimontarle in qualche campo dell'Oristanese, un'operazione più complicata del previsto e decisamente bocciata dal Comune di Quartu, proprietario dell'impianto.
Insomma, la squadra rischia di restare senzatetto. Così, le parole dell'assessore ai Lavori pubblici, Luisa Anna Marras («il Sant'Elia è in grado di ospitare i rossoblù all'inizio della prossima stagione») hanno fatto accendere un lumicino di speranza. «Prendiamo molto seriamente la vostra offerta», scrive il vice presidente del consiglio d'amministrazione Giovanni Domenico Pinna, «ringraziamo l'amministrazione per l'opportunità offerta e sollecitiamo un incontro tecnico per avviare le procedure dettate dalle norme in materia». A distanza di poche ore la risposta, firmata dal direttore generale di palazzo Bacaredda, Cristina Mancini: «Si conferma la disponibilità di questa amministrazione - mai venuta meno, peraltro - ad un incontro tecnico. Che sarà anche l'occasione per definire le questioni ancora pendenti». Ovvero: contenziosi in corso. I dirigenti di sport, lavori pubblici e patrimonio, incontreranno gli uomini di Cellino venerdì alle 8,30 negli uffici di via Sonnino. I dubbi restano, ovviamente, perché il vecchio stadio cagliaritano ha bisogno di molto più di un lifting e di una valanga di denaro. La società chiede chiarezza: «Secondo le dichiarazioni del presidente della Figc il Sant'Elia non è al momento in grado di ospitare le gare interne del Cagliari. Si tratta di un autorevole parere che stride con le rassicurazioni di senso opposto che giungono dal Comune. Chi ha ragione, dunque?».
Cristina Cossu