L'assessore ai Lavori pubblici: «Pochi risultati? Il nostro impegno darà grandi frutti»
Luisa Anna Marras: svolta su strade, piazze e periferie
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Sogna di ridisegnare strade, piazze e periferie: «La città deve ritrovare il proprio decoro». Ma lo sguardo resta puntato anche sui nervi scoperti del capoluogo: «Poetto, stadio, anfiteatro e Tuvixeddu. I conti torneranno. I cagliaritani capiranno che un cambio di mentalità richiede tempi adeguati». Sicura e ottimista: «Raccoglieremo presto i frutti per l'impegno profuso in questi due anni». Dall'ufficio al terzo piano di via Sonnino Luisa Anna Marras predica calma: «I lavori pubblici non si possono mica organizzare in quattro e quattr'otto. Tra quest'anno e il 2014 Cagliari cambierà pelle».
Perché il Sant'Elia è chiuso e abbandonato?
«Non è per niente abbandonato. Ma i matrimoni si fanno in due, il Comune da solo non può decidere niente».
Il Comune potrebbe andare avanti per la sua strada.
«In che senso?».
Può mettere in sicurezza l'impianto e dire al Cagliari: meglio qui che a Trieste.
«Di una cosa c'è certezza. Il Sant'Elia è in grado di ospitare la squadra rossoblù all'inizio della prossima stagione».
Così com'è?
«Per ora sì, ma c'è il concorso d'idee. Si può portare avanti il progetto di ristrutturazione».
Da quelle parti c'è anche l'Arena concerti o quel che resta. Siamo a maggio, il vuoto preoccupa.
«Nessuna preoccupazione, l'impianto sta per tornare su. Sarà pronto il primo giugno con un calendario degli spettacoli bello ricco».
Sempre Sant'Elia: il quartiere muore.
«Non morirà più perché stanno per partire i lavori di riqualificazione. Sono già stati stanziati 5 milioni. E guardiamo anche da altre parti».
Dove?
«A Santa Teresa, a Pirri. Anche lì 5 milioni di investimenti. Poi ci sono Is Mirrionis e San Michele: 3 milioni li impegneremo in piazza Granatieri, ma il primo intervento di recupero sarà in via Podgora, con 2,6 milioni. Senza dimenticare la palazzina che verrà realizzata in via Flumentepido: in gioco altri 5 milioni».
Periferie e centro, c'è un mal comune: le strade colabrodo.
«Le strade e i marciapiedi sono un tema caro a questa amministrazione. Verranno messe in campo forze eccezionali per la manutenzione del suolo pubblico e del patrimonio comunale»
Le priorità?
«Dare decoro alle strade più disastrate, al centro o in periferia. Ci occuperemo anche delle piazze: Garibaldi, Gramsci, San Michele e anche piazza delle Aquile».
Baretti chiusi: i cagliaritani hanno difficoltà a capire.
«È una questione di rispetto delle regole, ma sono fiduciosa. Presto il Poetto tornerà a risplendere con i suoi baretti».
L'estate è alle porte.
«C'è un problema di legalità che dev'essere risolto».
E i lavori del lungomare?
«Siamo già alla fase operativa dopo appena un anno e tre mesi. Tempi record per un appalto pubblico. I lavori partiranno nel giro di pochi mesi».
Cosa cambierà?
«Realizzeremo una vera passeggiata sul litorale, dalla Prima fermata sino al confine con Quartu. Ci sarà un'ampia zona pedonalizzata, ci sarà la pista ciclabile e verrà rafforzato il sistema dei trasporti pubblici».
I parcheggi? I cagliaritani sono abituati a lasciare l'auto accanto all'ombrellone.
«Verrà messo in ordine l'ampio spiazzo tra viale Poetto e Marina Piccola. E sistemeremo anche l'area dell'Ottagono. Si potrà continuare ad andare al mare in auto, ma sarà possibile puntare anche su un servizio di trasporto pubblico più efficiente».
Dalle parti dell'anfiteatro è sempre più lontana l'eco degli spettacoli di un tempo.
«All'anfiteatro i lavori non si sono mai fermati, ma anche lì c'è in gioco una questione di cambio di mentalità».
Le tribune di legno sono andate giù da molto, ma ancora non si vedono le alternative.
«Abbiamo fatto la scelta di modificare la rotta rispetto alle strutture realizzate in passato, ora stiamo portando avanti gli interventi che ridaranno all'anfiteatro l'antico splendore».
Con gli spettacoli?
«Certo, con gli spettacoli. Valorizzeremo il bene architettonico, ma punteremo anche sulla cultura».
Poco più in là c'è Tuvixeddu: di parco ancora neanche l'ombra, a parte alcune inaugurazioni estemporanee.
«I lavori sono in dirittura d'arrivo, nella parte finanziata. La vera sfida sarà la gestione, con la valorizzazione di un pezzo importantissimo della storia antica della città».
Gli imprenditori privati potrebbero presentare un conto salato al Comune. Lo stanno già facendo con la Regione.
«Noi ci affidiamo alle valutazioni dei nostri tecnici e pensiamo che la strada scelta sia quella giusta».
Stesse grane per il passaggio sotterraneo bloccato in via Roma.
«Stesse valutazioni dei nostri tecnici».
Parco della musica: l'opera completa sta diventando un sogno.
«Partiamo dai parcheggi. Abbiamo appena fatto un sopralluogo con i vigili urbani. L'apertura è imminente».
Ma c'è anche tanto altro da portare a termine.
«La Regione ha stanziato nove milioni con cui stiamo realizzando piazza Nazzari, poi c'è l'intervento per completare il Piccolo teatro e al Cima sta prendendo forma la struttura per le attività teatrali. Alla fine verrà fuori un bel polo di riferimento artistico accanto al Lirico».
Il sindaco Zedda ha parlato di 80 milioni da destinare alle infrastrutture.
«Dopo l'approvazione del bilancio ci occuperemo del piano triennale delle opere. Quelle risorse ci daranno una mano per strade e periferie».
Molta carne al fuoco, ma a cottura lenta.
«I cittadini fanno spesso delle proiezioni veloci, ma ci vuole un po' di tempo per i cambiamenti. Siamo contenti della città che sta prendendo forma. I risultati saranno sotto gli occhi di tutti».
Giulio Zasso