Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Tutto il mondo a Sant'Efisio

Fonte: L'Unione Sarda
3 maggio 2013


Si rinnova il voto del 1656, in strada migliaia di costumi provenienti da 88 Comuni
 

Città invasa dai turisti per la 357° edizione della Festa
Sant'Efisio il suo dovere per combattere la crisi lo ha fatto. Perché mai come quest'anno Cagliari per il primo maggio si è riempita di tanti turisti, italiani e stranieri. In migliaia hanno affiancato i cittadini sardi alla 357esima Festa di Sant'Efisio.
LA FESTA C'era il rischio che piovesse, invece neanche una goccia. Clima ideale. Dalle 8 i gruppi provenienti da tutta la Sardegna arrivano in viale Sant'Ignazio, alle 9 la strada è già un fiume di colori isolani, la camminata per le strade di Stampace è partita. Cagliari, Pirri, Cabras (rigorosamente scalzi), Sarroch. E poi Sassari, Oristano, Igelsias. C'era tutta la regione.
L'ALTER NOS Intanto Filippo Petrucci, l'Alter Nos di quest'anno, si cambia in Comune e sale verso la chiesetta di Sant'Efisio per la messa delle 11. Prima un saluto insieme ai guardiani e alle autorità civili nella sede dell'Arciconfraternita, con il presidente Mario Maffa che fa gli onori di casa. «Farò l'intera processione» spiega un emozionato Petrucci, affiancato dal vicesindaco Paola Piras e alcuni ex Alter Nos tra cui Stefano Schirru, Edoardo Tocco e Lino Bistrussu. «Fino a un certo punto rimarrò vestito con l'abito da cerimonia. Poi mi cambierò e sarò uno dei tanti pellegrini». Promessa mantenuta. Intanto i guardiani scalpitano. Un premio speciale a Filippo Rais, che a causa di un incidente sul lavoro è costretto a guardare i compagni da spettatore. Un breve discorso del presidente della Regione Ugo Cappellacci (che farà quasi tutta la processione a piedi, accanto ai fedeli), poi tutti giù, nella chiesetta, per la messa dell'Alter Nos.
LA PARTENZA A mezzogiorno l'uscita del cocchio. Applausi scroscianti, i petali piovono dai balconi, mortaretti che scoppiano in tutta la zona. È il momento più emozionante, con il carro trascinato dai buoi che affronta la complicata curva che dalla piazzetta lo porta nella stretta via Sant'Efisio, stracolma di gente. In via Azuni il carro si ferma improvvisamente, si avvicina un fedele. È il piccolo Ivan, che in sedia a rotelle e con i genitori accanto corona il sogno di toccare la statua.
STRADE AFFOLLATE Ma la sorpresa viene dai turisti, che affollano le strade del centro storico. I commercianti lasciano aperte le attività, bar e ristoranti fanno il pienone. E poi tante bancarelle. In un banchetto di via Roma si offre un dolcino sardo e un bicchiere di vino a 1,50 euro. Basta poco. Per chi vuole pranzare c'è l'imbarazzo della scelta: piatti sardi, pesce, carne, un semplice panino con l'hamburger o il più economico kebab.
L'ARRIVO Si arriva all'ora di pranzo, la stanchezza inizia a farsi sentire. Ma i fedeli non mollano. Alcune donne usano i cestini che contenevano i petali per organizzare una sedia di fortuna. Alle 13,35 l'Alter Nos arriva in via Roma e saluta la folla, poi il tripudio di petali con l'arrivo di Sant'Efisio. L'evento “cagliaritano” si chiude qua. Ma c'è ancora la tappa a Giorgino, poi l'arrivo a Nora. E il voto si rinnova.
Piercarlo Cicero