Rassegna Stampa

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Genneruxi, i campetti irregolari bloccano il parco Magnolia

Fonte: web cagliaripad.it
30 aprile 2013


Cagliari
29 Aprile 2013 ore 19:49
 

Una delibera del Consiglio comunale nel 2007 autorizzò campi non omologabili che oggi impediscono l'utilizzo della lottizzazione a Genneruxi. Il caso in commissione Patrimonio
Andrea Deidda
 

Un voto che costa caro: il prezzo è un intero parco di tre ettari tra via Berlino, Galvani, Mercalli, e l’Asse mediano, con piscina e centro fitness, completamente abbandonato. Da quando il 12 giugno 2007 l'aula di via Roma diede il via libera a una delibera è rimasto tutto fermo e le strutture oggi vanno in malora. Quella di sei anni fa è stata di fatto una data cruciale: il Consiglio comunale approvò una variante, richiesta dalla società Magnolia Srl proprietaria della zona, che in sostanza chiedeva di sostituire due campi di calcio a sette al posto di quelli inizialmente previsti a “cinque”. Nel documento approvato la modifica venne giustificata con “un’indagine di mercato” secondo la quale il calcio a sette risulterebbe più praticato rispetto al classico calcetto. Si scrisse inoltre che la variante avrebbe comportato un “beneficio economico per l’amministrazione”. Bene, è capitato l’esatto contrario: i campi di calcio non sono omologabili e per questo il servizio Patrimonio dell’amministrazione comunale non può procedere.

L’ha ribadito oggi l’assessore all’Urbanistica, Paolo Frau: “Il Comune non può entrarne in possesso. Ora o chiediamo che tutto torni a norma, omologando così campi e tribuna, oppure si potrebbero trasformare di nuovo i campi e utilizzare in parte la tribuna chiedendo al privato che gestirà la struttura di apportare le modifiche”. Quello della tribuna da 500 posti a sedere è un altro nodo da sciogliere visto che in base a un decreto ministeriale è sottoposta a una particolare normativa. Non solo: “In una relazione del servizio Sport del 28 luglio 2012 - afferma l’assessore Enrica Puggioni - si evidenziano una serie di elementi mancanti che permetterebbero di disputare gare di livello sia agonistico sia amatoriale”. Su tutti gli spogliatoi non a norma per i disabili.

Per cercare di risolvere la situazione potrebbero servire non pochi quattrini che il Comune, a detta di diversi consiglieri, non sarebbe disposto a pagare. Presto potrebbe entrare in gioco l’avvocatura: “Serve una perizia per sapere quali siano esattamente i costi reali da sostenere” conclude Claudio Cugusi(Pd) presidente della commissione Patrimonio.