Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Le proroghe e quel contratto «illegittimo»

Fonte: L'Unione Sarda
21 novembre 2008

retroscena 



Quanto spetta all'Isgas? Nell'atto di transazione si chiarisce che l'indennizzo si deve determinare non sulla base del valore industriale ma sommando il valore dell'investimento realizzato, dell'ammortamento tecnico effettuato, del risultato economico negativo.
Ma gli avvocati del Comune rilevano in più punti di quel contratto «un'apparente illegittimità». In particolare c'è un articolo in cui si prevede che se il Comune non affida il servizio di produzione e distribuzione del gas a un altro concessionario, la Isgas può ottenere una proroga di altri due anni.
Ed è proprio quello che è successo: in assenza di una nuova gara, il 30 maggio 2007 il dirigente dei Servizi tecnologici ha deliberato la prorogare della concessione sino al 30 settembre 2008.
La Isgas, però, ha contestato la proroga perché non effettuata nell'ambito degli accordi previsti nel contratto transattivo. Non solo, ha accusato il Comune di inadempienza per la mancata quantificazione degli indennizzi. Il Comune ha cercato una soluzione attraverso il suo ufficio legale. Ha pure incaricato un altro consulente che però ha rilevato altre anomalie.
Intanto è stato determinato l'indennizzo: 40.059.446 milioni di cui 26.843.150 di valore residuo di investimento e 13.216.287 di perdite d'esercizio.
L'ufficio legale del Comune ha annotato rilievi di «apparente illegittimità» della transazione e ha dato facoltà al dirigente di impugnarla o meno.
Succedeva un anno fa. Nell'incertezza, comunque, il Comune non ha pagato.

21/11/2008