Cagliari
27 Aprile 2013 ore 20:05
Passeggiata tra i chioschetti sigillati su ordine della Procura. I titolari pronti a buttare giù e ricostruire: “Stiamo prendendo in considerazione l’ipotesi. Vorremmo anche procedere tutti insieme, ma alla fine la scelta sarà dei singoli e dipenderà
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Poche decine di persone per la camminata tra i chioschetti sigillati. All'iniziativa, "Manifestiamo il nostro malcontento, andiamo a berci una birretta ai chioschi", hanno partecipato alcuni frequentatori della spiaggia dei centomila e anche diversi residenti.
Delusi dopo la chiusura dei baretti ordinata dalla Procura. Le strutture sono abusive, perché amovibili e temporanee e l’autorizzazione scadeva il 31 ottobre 2012. Avrebbero dovuto demolire per quella data, seguendo l’ordinanza di demolizione emessa dal Comune negli ultimi mesi del 2012. Ma non l’hanno fatto, in attesa di una legge regionale che lasciasse in piedi i chioschi o di una proroga da parte dell’amministrazione comunale. Ma il Comune non ha prorogato (sarebbe stato illegittimo secondo la Procura) e la legge regionale appena approvata in Consiglio non salverà i baretti, come afferma l’ultima sentenza del tribunale del Riesame che ha negato il dissequestro dei chioschi. E il risultato è una spiaggia senza servizi.
La passeggiata è partita dall'Otium, alla prima fermata ed è proseguita sino all'ultimo chioschetto del comune di Cagliari. "Non vogliamo che le attività restino chiuse – ha detto Anna Paola Casu, del comitato residenti del Poetto - perché qui altrimenti tornano chiasso, disordine e criminalità. E poi una domanda: i miei clienti dove devono andare a prendersi un gelato?"
"Abbiamo scelto il pomeriggio - ha spiegato Davide D'Elia, organizzatore dell'iniziativa - perché questo era il momento preferito dei cagliaritani per prendersi un caffé davanti al mare. Nessuna polemica: non attacchiamo nessuno. Ma camminiamo, guardiamo e cerchiamo di capire che cosa sta succedendo".
Nel gruppo in marcia nel lungomare anche Maurizio Marongiu, titolare del Twist, uno dei baretti sotto sequestro: "Smontare e rimontare i chioschetti - ha precisato - è una della ipotesi che stiamo prendendo in considerazione. Vorremmo anche procedere tutti insieme, ma alla fine la scelta sarà dei singoli e dipenderà anche dalla situazione economica: è un'operazione molto costosa"