Il 28 aprile si celebra la cacciata dei piemontesi. Complessivamente 170 eventi tra convegni, musica, poesia, proiezioni e spettacoli, dal nord al sud dell’isola
sa die de sa sardigna
celebrazioni
CAGLIARI. Manifestazioni culturali e musicali in diversi centri dell’isola per celebrare oggi Sa Die de sa Sardigna. Non una semplice festa ma un momento di riflessione per recuperare la storia e l’identità sarda nel ricordo dei fatti del 28 aprile 1794 con la cacciata dei piemontesi da Cagliari. Complessivamente circa 170 eventi tra convegni, musica, poesia, proiezioni e spettacoli, dal nord al sud dell’isola in collaborazione con associazioni culturali, scuole e gli emigrati sardi. Giornata di festa popolare da Isili a Sant’Anna Arresi, ma anche a Sestu a Ossi. Tra i momenti clou c’è il concerto a Cagliari in piazza del Carmine, con la proposta di vari generi musicali. Ma Sa Die è stata ricordata anche a Sassari e Alghero. «La storia si ripete e mai come in questi tempi è forte l’esasperazione del nostro Popolo per le sistematiche ingiustizie e vessazioni di uno Stato che ancora oggi è insensibile, sordo e lontano, come lo era quello piemontese di allora», ha detto il segretario nazionale del Psd’az, Giovanni Angelo Colli, in merito alle cerimonie di commemorazione istituzionali per ricordare la sommossa dei Vespri sardi.