Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

Cagliari città universitaria progetti al via

Fonte: Sardegna Quotidiano
24 aprile 2013

 IL DIBATTITO

 

In un consiglio comunale ad alta tensione, ieri, minoranza e maggioranza non trovano una possibile intesa su due distinti ordini del giorno, incentrati sul tema di “Cagliari e università”. Il capogruppo Pdl, Giuseppe Farris, è primo firmatario di una proposta articolata: «Il centro storico è l’equivalente di un campus naturale e diffuso, oggi presenta una altissima capacità di insediamento. Il futuro campus di viale La Playa darà una risposta alle esigenze universitarie, ma in maniera isolata. Cagliari è una città con l’università, cosa ben diversa da una città universitaria. Propongo », argomenta Farris, «che l’amministrazione comunale rivendichi il carcere di Buoncammino, per esempio, e orienti le sue politiche di urbanistica verso i modelli di smart cities ». Marco Murgia, Pd, nota «molti riferimenti e contenuti di tipo urbanistico, poco rispetto alle questioni legate all’università». Il capogruppo di Ancora per Cagliari, Anselmo Piras, difende il documento proposto dalla minoranza: «È valido, a differenza del vostro, scritto con i suggerimenti degli universitari di sinistra, quelli di unica 2.0». Matteo Lecis Cocco Ortu, Pd, ribatte: «Due settimane fa la minoranza non è intervenuta, c’erano il rettore, la presidente dell’Ersu e il presidente del consiglio degli studenti. Uno sgarbo istituzionale senza precedenti», afferma Cocco Ortu, «il vostro documento contiene punti interessanti, ma è incompleto ». E il documento viene bocciato con diciotto no. Passa invece quello proposto da Enrico Lobina (Fds), che attacca i consiglieri di minoranza che escono dall’aula: «È frutto di una tipologia di arretratezza culturale oggi fortunatamente minoritaria in città. La mia proposta », argomenta Lobina, «è fatta di punti strategici, come l’integrazione del protocollo di intesa tra Comune e università, inserendo il tema del mediterraneo e dell’internazionalizza - zione, e introdurre all’interno del Pum appositi studi sulla mobilità studentesca, oggi assenti, ma anche la ricerca di luoghi dove gli universitari possano incontrarsi e svagarsi». Maggioranza compatta, e l’ordine del giorno di Lobina passa senza problemi: diciannove sì.