Al via domani la 65ª edizione con 450 espositori. Biglietti scontati
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La crisi entra anche tra gli stand della Fiera, diminuiscono gli espositori e spariscono le piccole attività commerciali. Ma nei piani alti di viale Diaz si gioca al contrattacco: biglietti ridotti e volto rinnovato, con bioedilizia, i giganti di Mont'e Prama e gli spazi dedicati alle energie rinnovabili. L'edizione numero 65 si aprirà domani per concludersi il 6 maggio.
«Abbiamo dovuto faticare quest'anno», ammette il presidente Ignazio Schirru. «Ma siamo riusciti a ottenere risultati soddisfacenti». Dieci padiglioni spalmati in 246mila metri quadri, più altri 10mila del piazzale. E 450 espositori, 50 in meno rispetto all'anno scorso. Le realtà commerciali di dimensioni ridotte soccombono, le grandi continuano a puntare sulla visibilità dell'appuntamento tradizionale di fine aprile. È l'anno del ricambio: il 52 per cento degli stand è rinnovato. Il vicepresidente Lino Bistrussu vede il bicchiere mezzo pieno: «Vuol dire che la Fiera continua a essere appetibile».
ANCHE IL MADAGASCAR Diminuiscono le vetrine straniere, ma la Russia conferma la sua presenza, il Madagascar è la new entry, mentre dall'India qualcuno disdice. «Il periodo che siamo vivendo è difficile», sottolinea il direttore dell'Ente Fiera Benedetto Etzi. «D'accordo con la Camera di Commercio abbiamo deciso di abbassare il prezzo dei biglietti». Passa da 6 a 5 euro l'ingresso di sabato e nei giorni festivi, dagli 8 ai 12 anni biglietto ridotto a 3 euro e 50. Nei giorni feriali il biglietto intero costa 3 euro, quello ridotto 2 e 50. E per le scolaresche tariffa superscontata pari a 2 euro.
GLI STAND SU INTERNET Sopravvivono gli stand storici di arredamento ed edilizia, e anche quelli istituzionali dell'Esercito, della Marina e della Capitaneria di Porto. La Fiera si adegua ai tempi e sbarca anche su internet dotandosi di piattaforma virtuale, e tra i padiglioni anche le sculture nuragiche di Mont'e Prama, la grande novità dell'archeologia sarda degli ultimi decenni. Grazie al Crs4 e alla Soprintendenza per i Beni Archeologici di Cagliari e Oristano diventano oggetto di spettacolari dimostrazioni.
I cancelli devono ancora aprire ma è già polemica. Non piace a Cna e Confartigianato la decisione dell'Ente Fiera di ospitare gli “hobbisti”, che producono e vendono beni, ma non hanno partita Iva e non sono iscritti alla Camera di Commercio. «È un fatto gravissimo e pregiudizievole non solo per le imprese regolarmente iscritte, ma anche per la stessa Fiera che da questo fatto non potrebbe che essere svalutata e svilita», scrivono in una nota. «Gli hobbisti creano una grave situazione di concorrenza sleale a danno delle imprese regolari».
Sara Marci