Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Troppi sprechi per Sant'Efisio

Fonte: La Nuova Sardegna
14 aprile 2008

«Troppi sprechi per Sant’Efisio»

Interrogazione di Marisa Depau: «Per la sagra hanno messo anche un direttore artistico, ma questo non c’è mai stato»



Giovanni Giagoni: «In Comune non abbiamo competenze adeguate e questa festa è molto importante»



CAGLIARI. «A che serve un direttore artistico per la festa di Sant’Efisio?», domanda Marisa Depau (consigliera comunale del Pd) in una interrogazione rivolta all’assessore al Turismo Giovanni Giagoni. Gli antefatti parlano dell’azzeramento dei biglietti omaggio per vedere la sfilata di Sant’Efisio che venivano dati ai consiglieri (12 per ognuno). «D’accordo sul fatto che quei biglietti, al posto di essere dati ai consiglieri vengano venduti - precisa Depau - ma non mi va affatto bene che il ricavato venga poi utilizzato per contribuire a pagare un direttore artistico, Ottavio Nieddu, per la festa di Sant’Efisio. Sino ad ora questa figura non c’è mai stata». La consigliera, poi, non ha digerito affatto il fatto che il responsabile del Turismo abbia «giustificato il taglio dei biglietti omaggio» ai componenti dell’assemblea municipale «col fatto che noi siamo una casta: questa non si trova certo tra i banchi del Consiglio. Se poi si vogliono tagliare gli sprechi per la festa di Sant’Efisio, lo si faccia da altre parti. A Nora, ad esempio, c’è un pranzo offerto dalla confraternita, reso possibile grazie ai contributi dati dal Comune. Solo che non si tratta di un pranzo per tutti, ma solo per una elite. La verità è che si fanno azioni, come la revoca dei nostri biglietti omaggio, che sono anche giuste, ma poi le si strumentalizza». Il problema, continua la consigliera Depau, «è che si tratta di una festa religiosa e che andrebbe legata alla tradizione della città. E questo aspetto dovrebbe essere rispettato da tutti». «Di fatto - spiega l’assessore Giagoni - non c’è ancora nessun atto che indichi il beneficiario dell’incarico, a cui verranno dati 18mila euro. Con questi fondi Nieddu dovrà pagare tutti gli aspetti organizzativi, anche le traduzioni in spagnolo e tedesco. Va detto anche che quest’anno non c’è più l’esperto che l’anno scorso, per il Comune, seguiva i vari aspetti della manifestazione. E noi non abbiamo le competenze per valutare la bontà dei costumi e dei problemi legati al folklore della sagra. Inoltre non ho mai parlato di “casta” rivolgendomi ai consiglieri. Mentre col pranzo di Nora l’assessorato non c’entra niente». (r.p.)