Rassegna Stampa

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Deserto al Poetto, il Tar: "Anche l'Emerson deve chiudere"

Fonte: web cagliaripad.it
12 aprile 2013



Il verdetto si abbatte su uno dei due chioschi ancora aperti lungo il litorale cagliaritano . Giovanni Dore: "I baretti rischiano di venir giù uno dopo l'altro"
Andrea Deidda
 

Al Poetto il verdetto del Tar si abbatte sull’Emerson, uno dei due chioschi ancora aperti lungo il litorale cagliaritano: bocciata la richiesta di annullamento del provvedimento del Comune che lo aveva dichiarato incompatibile con il piano urbanistico comunale, il Ppr e l’articolo tre della Costituzione.
Il manufatto autorizzato grazie a una concessione edilizia del 2006 non presenta i caratteri della “precarietà”. Questo il motivo principale che ieri ha portato il Tribunale amministrativo regionale a bocciare con un’ordinanza la richiesta di annullamento, presentata dal titolare della struttura, della decisione presa dal Servizio Edilizia Privata del Comune di Cagliari.

Secondo il provvedimento comunale, risalente allo scorso 11 febbraio, “la concessione edilizia è stata rilasciata in violazione dell’indice di edificabilità territoriale delle zone H, pari a 0,001 mc/mq” già ampiamente superato dalle volumetrie degli stabilimenti storici. Non solo, secondo i tecnici dell’assessorato comunale all’Urbanistica la violazione riguarda anche il Ppr il quale permetterebbe soltanto “l’installazione di manufatti di tipo precario, amovibile e temporaneo” nella fascia dei 300 metri dal mare. Secondo l’ultima motivazione, violerebbe anche l’articolo tre della Costituzione italiana per ragioni di uguaglianza rispetto al trattamento avuto con i titolari degli altri chioschi sulla spiaggia.

L’ordinanza emessa ieri fa riferimento soltanto al fatto che la struttura non presenta i caratteri della precarietà. In merito interviene il capogruppo Idv in Consiglio comunale, Giovanni Dore: “Paghiamo 20 anni di deregulation amministrativa. Per anni si è andati avanti con provvedimenti slegati uno dall'altro e perdendo di vista l'unico obiettivo che era quello di approvare il Pul. Purtroppo i chioschi rischiano di venire giù uno dopo l'altro e questa ordinanza, che potrà essere impugnata davanti al Consiglio di Stato o modificata con la sentenza definitiva, è l'ulteriore riprova che i chioschi, fino ad approvazione PUL, possano essere solo amovibili e temporanei”.

“Ho letto - prosegue Dore- che i giorni scorsi il collega Ballero ha sostenuto che ai nuovi chioschi potesse applicarsi il regolamento del 1999 sul quale anche la concessione ‘Emerson’ era basata. Non solo io la penso diversamente, ma rilevo che le proposte di delibera, prima sua e poi dell'opposizione, in alcun modo citavano tale regolamento. Anche la nuova legge regionale approvata - conclude-, con un testo profondamente diverso da quello semplicissimo concordato tra i capigruppo regionale ed il Sindaco, lascia dei punti interrogativi. Quello su cui invece non bisogna fermarsi un attimo è il procedimento di approvazione definitiva del Pul, nel quale bisogna recepire le rigide indicazioni date dagli uffici della Regione che non sono di poco conto”.