Rassegna di cinema
Francesco viene arrestato e caricato sul camion. Pina gli corre dietro urlando il suo nome tante volte sino a quando sarà colpita a morte dalle fucilate dinanzi al figlioletto. La scena non è semplicemente toccante. Si diventa tutti figli e fratelli della donna interpretata da un'immensa Anna Magnani nel capolavoro del 1945 di Roberto Rossellini “Roma città aperta”. È il primo dei nove appuntamenti cinematografici che da stasera ricorderanno i bombardamenti su Cagliari.
La chiesa di Santa Chiara, l'Hostel Marina, il Ghetto e la Cineteca Sarda - secondo un'idea dei percorsi di scoperta e di ricostruzione della memoria del capoluogo - sono i luoghi scelti per “La lunga notte della guerra”, rassegna di cinema promossa dalla Società Umanitaria - Cineteca Sarda di Cagliari in collaborazione con Monumenti Aperti, l'Istituto Gramsci Sardegna, la Società di Sant'Anna e l'Hostel Marina. Le opere scelte riportano alla durezza del conflitto, agli episodi della Resistenza e all'immediato dopoguerra in cui l'Italia faticosamente tentava la ricostruzione politica, economica e sociale dopo che la nazione era distrutta dal fascismo e dalla guerra.
I film sono dei classici e saranno introdotti da storici e studiosi che aiuteranno a contestualizzare i fatti narrati. Il primo di loro, per la pellicola di Rossellini, è David Bruni, stasera alle 20 nella Cineteca (viale Trieste 126). Ai lungometraggi in calendario si aggiungono due documentari. Il primo, “Geppe e gli altri” (nuovo montaggio), racconta la storia di Nino Garau, cagliaritano che durante la Resistenza ha comandato un gruppo partigiano nel Modenese. Il secondo è “Cagliari e la guerra” (2013), firmato da Antonello Zanda: usa materiali di archivio e racconta le bombe sulla città con taglio cronologico.
Venerdì, alle 20 in Cineteca, Antioco Floris presenta “Umberto D” di Vittorio De Sica. Ancora Rossellini, stavolta “Paisà”, il 16 aprile (ore 20, alle Hostel Marina, Scalette San Sepolcro 3), introdotto da Maria Luisa Di Felice che il 19 aprile presenta anche la proiezione al Ghetto (ore 20) di “La lunga notte del '43” di Florestano Vancini. Alle 19 del 26 aprile l'incontro con Nino Garau alla Cineteca, dove si proietta “Geppe e gli altri” di Francesco Bachis, Giuseppe Caboni, Francesco Capuzzi, Walter Falgio e Laura Stochino.
Il 3 maggio, alle 20 all'Hostel Marina, Antonello Zanda presenta il lavoro di Nanni Loy “Le quattro giornate di Napoli” di Nanni Loy, mentre il 7 maggio al Ghetto (sempre alle 20) Claudio Natoli guida all'opera “Tutti a casa” di Luigi Comencini. Giulia Mazzarelli introduce “Roma ore 11” di Giuseppe De Santis alle 20 del 10 maggio, nella chiesa di Santa Chiara. Sempre in chiesa, intervengono Giampaolo Lallai, Bruno Muntoni ed Enrico Muscas per il documentario di Zanda nell'appuntamento finale del 13 maggio. È la data che ricorda l'ultimo bombardamento sulla città.
Manuela Vacca