Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Chioschi, il giorno della verità

Fonte: L'Unione Sarda
9 aprile 2013


Norme condivise da maggioranza e opposizione, ma c'è l'incognita del sequestro
 

Poetto: in Consiglio regionale la legge salva-baretti
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Sulla carta è il giorno della verità: dopo mesi di trattative e polemiche il Consiglio regionale potrebbe dare il via libera alla legge salva-chioschetti. L'Aula di via Roma si riunirà oggi alle 10 per discutere il documento - primo firmatario Pietro Pittalis - condiviso da maggioranza e opposizione e approvato, seppur con alcune osservazioni, dal Consiglio della autonomie locali.
EDILIZIA PRIVATA Basterà questa legge a evitare il naufragio della stagione estiva del Poetto? La domanda è importantissima ma per ora nessuno è in grado di poter dare una risposta, viste le tante variabili in campo. La prima riguarda gli uffici comunali: la nuova normativa verrà ritenuta sufficiente dal servizio di Edilizia privata? Impossibile fare delle previsioni visto che il testo ufficiale potrebbe anche essere modificato, come del resto ha chiesto il Cal nei giorni scorsi, dopo l'esame e l'approvazione della proposta di legge. Ma a preoccupare i gestori dei chioschi è il rischio che il documento, nonostante sia riuscito a catalizzare su di sé una ampia convergenza - d'accordo centrodestra e centrosinistra in consiglio comunale e regionale -, presti il fianco a un giudizio di legittimità costituzionale. Il provvedimento, se approvato, consentirebbe alle strutture di legno costruite un anno fa di rimanere legittimamente sulla sabbia del Poetto fino alla fine dell'anno. Questo però non significa che da domani - in caso di via libera alla norma - riapriranno le attività del lungomare. I quindici chioschi sono sotto sequestro da sabato mattina. E per poter riaprire i battenti, è necessario che il tribunale disponga il dissequestro. È ovvio che se dovesse cambiare il quadro delle leggi, verrebbero meno i presupposti che hanno portato la procura a chiedere i sigilli per i baretti. Ma il passaggio non è affatto automatico.
CONCESSIONI E ABUSI Nel frattempo i gestori dei chioschi rischiano di perdere la concessione. Anzi: rischiano di non vedere rinnovata la loro licenza, che in realtà è scaduta lo scorso dicembre. E nonostante il decreto Milleproroghe allunghi la loro validità fino al 2015, il Comune ha scelto di rinnovare di anno in anno i documenti su cui si basa l'attività dei chioschetti. La procedura amministrativa legata agli abusi edilizi, contestati dalla procura nell'inchiesta che ha portato ai sequestri, va avanti. E questo vuol dire che dopo il diniego alle domande di accertamento di compatibilità paesaggistica, potrebbe arrivare anche la richiesta di demolire le strutture, al momento senza autorizzazioni dallo scorso 31 ottobre, quando i titolari avrebbero dovuto smontare i propri chioschi e chiedere al Comune una nuova licenza in attesa dell'approvazione definitiva del Piano di utilizzo dei litorali.
Michele Ruffi