LA MOSTRA
Non è una mostra dedicata soltanto ai più piccoli. La curiosità è universale». Mikko Myllykoski, direttore delle Esperienze dell’Heureka Science Center di Helsinki e supervisore del progetto “Fragili Equilibri 3E”, la mostra interattiva dedicata alla promozione dello studio delle leggi di natura che ha aperto i battenti sabato scorso al Lazzaretto, esprime la sua soddisfazione per la riuscita dell’iniziativa: «La presenza delle famiglie è fondamentale, così come lo scambio di informazioni e il dialogo tra i visitatori. Crediamo molto in questa forma di apprendimento, che va oltre le vie canoniche dei programmi scolastici ». Energia meccanica ed equilibrio, risparmio energetico ed etica dei consumi: questi i temi centrali dell’esposizione, visitabile fino al 20 aprile. «Quasi cento scolaresche hanno prenotato una visita, e contiamo di arrivare presto a cento» commenta Pietro Olla, tra gli organizzatori dell’evento. Il titolo dell’esposizione, “Fragili Equilibri 3E” al - lude non soltanto alla terza edizione dell’iniziativa, ma mette in risalto proprio i tre “equilibri” (etico, energetico ed emozionale”) alla base del messaggio didattico della mostra, allestita lungo tre spazi distinti: la sala Nautilus (che propone le opere di Raffaello Ugo, artista polivalente, poeta, attore e regista), la sala Galileo, (che si presenta come un unico spazio aperto, articolato in aree colorate, fisicamente e simbolicamente comunicanti tra loro, ciascuna caratterizzata da un particolare fenomeno fisico, luogo degli esperimenti diretti, delle “provocazioni ” e delle domande) e infine la sala Icaro (uno spazio libero in cui conoscersi e giocare con il proprio corpo: l’equilibrio qui non viene mostrato né raccontato, bensì offerto alla esperienza diretta). Insieme a Paola Rodari, project manager del Sissa Media Lab di Trieste, il professor Myllykoski ha illustrato durante la presentazione le potenzialità degli Science Center:
«Nel mondo sono già 4000, e già ne esistono nel resto d’Italia. L’auspicio è che anche Cagliari possa dotarsi di uno spazio dedicato all’apprendi mento “a scelta libera”, non standardizzato ». Riferendosi anche all’espe rienza della sua Finlandia, lo studioso ha rimarcato la valenza «sociale» di inizative di questo tipo. A suo avviso, «l’interattività è la soluzione ideale quando si parla di apprendimento anche nell’era di internet». L’approccio interattivo all’arte e alle scienze «incoraggia l’esplorazione » , hanno sottolineato gli organizzatori nella presentazione dell’evento. «Gli “exhibits ” possono essere considerati dei grossi giocatoli, mediante i quali la scoperta delle leggi fisiche è un divertimento: i visitatori possono guardare, conoscere e anche toccare agendo direttamente sulle macchine ». Uno spazio non solo per bambini e ragazzi, dunque: «In un periodo di crisi economica e sociale come questo, anche nel nostro territorio si sente la necessità di ampliare l’offer - ta culturale ed educativa, come accade in altri Paesi europei, in primis Germania e Inghilterra», rilancia Pietro Olla. «La cultura costa, è vero. Ma non è attraverso i tagli che si risponde adeguatamente alla richiesta di interventi culturali mirati all’edu - cazione al sapere, alla comunicazione scientifica, all’arte e all’educazio - ne ambientale provenienti, ogni giorno di più, da studenti, genitori, operatori sociali, insegnanti e dirigenti scolastici e bibliotecari». Come sempre, è tutta una questione di “equilibri”. Fabio Marcello