PROVE GENERALI
SERDIANA Laboratorio di partecipazione politica dei vendoliani: verso le prossime regionali si studia il “modello Sicilia”: al tavolo con Massimo Zedda e la deputata Pd Mura c’è anche Cancelleri
Forum delle idee ma anche prove tecniche di “convergenze ” su temi comuni in vista delle prossime regionali. L’occasione è stata la tre giorni del “Forum delle idee”, allestita da Sel a Serdiana, in collaborazione con la comunità “La collina” di don Ettore Cannavera. Nell’ultima giornata di ieri ha messo insieme il leader del Movimento 5 Stelle siciliano Giancarlo Cancelleri, capogruppo del Movimento nell’assemblea sicula (spesso in asse col governatore Crocetta), la neo deputata Pd Romina Mura e il sindaco di Cagliarim il vendoliano Massimo Zedda insieme a Pier Giulio Branca dell’Università di Trento e Andrea Coinu dell’Unione degli Universitari. Il dibattito doveva essere trasmesso in diretta streaming sul canale del M5S “La cosa”ma poi per problemi tecnici tutto è saltato. L’obiettivo era quello di confrontarsi su un tema scottante: “La crisi dei partiti ed il rinnovamento della politica”, affrontato da tre rappresentati istituzionali (consigliere regionale, parlamentare e sindaco) provenienti da aree politiche diverse. Alla fine è emerso che le barriere ideologiche possono essere tranquillamente messe da parte quando in ballo ci sono temi di interesse comune. La questione si sposta su un altro punto, cioè la strada da costruire in vista delle prossima tornata elettorale per scegliere il governatore sardo.
Non è un caso che a Serdiana ieri si siano materializzati anche i deputati 5 stelle Paola Pinna e Andrea Vallascas. «Sui grandi temi c’è la convergenza», rivela Romina Mura parlamentare democratica, «il problema è che Grillo continua a dire no su tutto». E così si scopre che tutti sono d’accordo, almeno a parole, sul rinnovamento dei partiti, «che vanno rivisti e modificati sulla base delle esigenze dei cittadini», continua l’esponente del Pd. Così come potrebbe diventare realtà la formula dei “bilanci partecipati”. Già sperimentata con successo in diversi comuni italiani, permette ai cittadini di decidere dove investire una quota rilevante di risorse pubbliche. Ancora, altro sì bipartisan, è assicurato per ridare credibilità alle istituzioni attraverso il rinnovamento generazionale e la parità di genere. Che si innesta su un’altra materia delicata, diventata la parola d’ordine del Movimento 5 Stelle, quella della “cittadinanza attiva”, ossia la partecipazione diretta al processo democratico. E qui si scopre che la rete non basta: il gap informatico pesa, e non poco, in alcune zone dell’isola, rischiando di trasformare le opportunità del web in una barriera insormontabile per gli “sfortuna - ti” che non possono permettersi i relativi costi. La soluzione potrebbero essere le “assemblee di quartiere”, aperte a tutti e, soprattutto, a costo zero. Insomma, “convergenze ” e “sentire comune”, sembrano i termini più gettonati alla fine dell’intensa tre giorni. «Siamo entrambi espressione della voglia di cambiamento emersa dalle elezioni», dice ancora Romina Mura chiamando in causa il Movimento 5 Stelle dal momento che l’alleanza con Sel è già cosa fatta. «Su alcuni temi è innegabile che si possa lavorare insieme. Non vedo barricate al di là dei pregiudizi», aggiunge, «basta non essere prigionieri della propria rigidità». Il riferimento è a due “guru” indiscussi del M5S, Grillo e Casaleggio e alla linea del “no” ad oltranza. Che però, forse, inizia a svelare qualche crepa. Francesca Ortalli +