REGIONE. Da tempo si lavora a una legge salva-stagione
 

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Accertamento di compatibilità paesaggistica: sembrava questa l'unica carta in mano ai gestori dei chioschi del Poetto ma il 13 marzo, a circa un mese dalla presentazione delle domande, il servizio di Edilizia privata del Comune ha comunicato il proprio «no» alla richiesta. Le norme al momento non lo consentirebbero - l'orientamento del dirigente - ed ecco spiegato perché dovrà intervenire la Regione. Così all'inizio della settimana il Municipio ha notificato la conclusione del procedimento, ultimo passo prima dell'ordinanza di demolizione.
Tutto mentre il Consiglio regionale si lavora da settimane sulle nuove norme salva-baretti, che ora potrebbero essere inutili. Gli uffici dell'assessorato regionale all'Urbanistica, insieme ai rappresentanti di centrodestra e centrosinistra del consiglio comunale, avevano individuato la strada: per non perdere la stagione estiva serve una delibera della Giunta Cappellacci che modifichi le linee guida dei Piani di utilizzo dei litorali. Il documento servirebbe a regolare il «periodo di transizione» fino all'approvazione definitiva del Pul, entro il 2013. In pratica le autorizzazioni in mano ai chioschetti potrebbero valere fino a fine anno. I gestori dei bar però dovranno chiedere un nuovo accertamento di conformità paesaggistica. E qui si inserirà una legge regionale su cui c'è già un accordo bipartisan.
La strada della rimozione dei chioschi e della successiva ricostruzione (che probabilmente sarebbe servita a evitare il sequestro), invece avrebbe consentito ai gestori dei chioschi di salvare solo una parte della stagione estiva. Perché per essere rimontati i baretti avrebbero bisogno di una nuova autorizzazione. E per ottenerla si dovrebbe passare di nuovo attraverso una serie di conferenze di servizi al Suap e aspettare settimane, se non mesi. E il Poetto si sarebbe ritrovato nel mezzo di un cantiere, proprio nel cuore dell'estate. (m.r.)