Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

Zedda sul 25 aprile «Una festa ma non per i fascisti»

Fonte: Sardegna Quotidiano
4 aprile 2013

Liberazione

 

IL CORTEO Il sindaco ribadisce il pensiero di un anno fa. «Possono manifestare per le loro idee ma lo facciano in un’altra giornata». La prefettura si pronuncerà la prossima settimana

Il 25 aprile in arrivo, le manifestazioni pure. Per adesso è una, quella della Liberazione del movimento antifascista, anticipata dal corteo previsto per questo venerdì. La prefettura si prende ancora qualche giorno per riflettere, presto deciderà se proibire la manifestazione ai fascisti che l’anno scorso avevano commemorato i caduti della repubblica di Salò. Per lo meno, questa è stata la richiesta dei partigiani qualche giorno fa. E il sindaco Zedda ribadisce il pensiero manfestato un anno fa: «Il 25 aprile è un giorno di festa, è il giorno dell Liberazione. Vorremmo fosse un bel giorno per la città. Se i fascisti vogliono manifestare lo facciano in un altro giorno». Stessa questione lo scorso anno, segnato da incidenti di piazza e da scontri fra i due movimenti e le forze dell'ordine. Per quest’anno la speranza degli antifascisti è che non ci sia l’autorizzazio - ne da parte delle autorità. E i fascisti? Aspettano. Il segretario della Destra Daniele Caruso fa sapere che la loro richiesta del programma è in via di definizione e preferisce il silenzio in attesa di notizie certe sulla modalità della manifestazione. Ad organizzarsi nel frattempo è stato il coordinamento Antifascista Cagliaritano che ieri ha fatto sapere che venerdì alle 16:30 ci sarà un corteo per le vie di Cagliari con partenza da Piazza Trento e arrivo al Terrapieno. «Sarà un corteo comunicativo -spiegano - lungo il percorso si renderà partecipe la popolazione del nostro rifiuto netto del Fascismo ieri come oggi». Come già avvenuto l'anno scorso «il coordinamento da così nizio all'Aprile Antifascista», un percorso che vedrà la partecipazione di numerose realtà cittadine «con altrettante iniziative che hanno animato la vita culturale della nostra città». L’invito ai cagliaritani è quello a partecipare numerosi a corteo. «Oggi come da anni siamo ancora qui, ancora nelle strade per ribadire il nostro rifiuto al fascismo e rivendicare un percorso avviato più di un anno fa», si legge nel comunicato. L’anno scorso in città gli scontri. Al prefetto, al questore e al sindaco di Cagliari, Marco Sini, presidente provinciale dell'Anpi ha chiesto di evitare «lo sconcio degli anni scorsi» e quindi di proibire la manifestazione. E proprio Massimo Zedda l’anno scorso dopo i disordini aveva dichiarato che «manifestare per la Repubblica sociale il 25 aprile è una provocazione e chiederò al prefetto di intervenire». La posizione del sindaco resta la stessa di un anno fa, allora il prefetto Giovanni Balsamo aveva dichiarato che quello di manifestazione «è un diritto sancito dall’articolo 17 della Costituzione e non si può vietare il corteo anti-25 aprile». Resta ancora da capire quali saranno le nuove disposizioni.

Vi.Sa.

LE SCRITTE CLIMA TESO DA UNA SETTIMANA

Il Coordinamento Antifascista ha chiesto di poter manifestare in Piazza Gramsci per il pomeriggio del prossimo 25 aprile. La richiesta è stata quella di vietare la manifestazione dei nostalgici della Repubblica di Salò. Già nella notte tra il 27 e il 28 marzo sui muri e e sulla saracinesca del Circolo di Rifondazione Comunista “Gramsci ”, erano comparse alcune svastiche e fasci littori e croci celtiche, così da sollevare in città con anticipo il problema del 25 aprile. Non solo nel circolo di Is Mirrionis ma in tutta la città sono apparse scritte fasciste, soprattutto nelle facoltà. Da “arbeit macht frei” sino a “bottoni e saponette ” alcune delle scritte ritrovate e cancellate. Oltre a questo sono stati esposti anche diversi striscioni riconducibili a gruppetti neofascisti.