Rassegna Stampa

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Doccia fredda per i baretti. Il Comune: siete abusivi, richieste bocciate

Fonte: web Castedduonline.it
4 aprile 2013

    Poetto nel caos

di
Maurizio Bistrusso

Mercoledì 03 Aprile 2013 | 22:15

Doccia fredda per i gestori dei baretti del Poetto. Nel pomeriggio la Polizia Municipale ha notificato ai titolari dei chioschi l'atto ufficiale, firmato il 3 aprile 2013, dal dirigente responsabile del servizio di Edilizia Privata, Riccardo Castrignano, che certifica la bocciatura definitiva dell'istanza presentata lo scorso 30 gennaio 2013 dai titolari delle concessioni che chiedevano l'accertamento di conformità paesaggistica e urbanistica per i manufatti. C'è grande delusione tra gli operatori che speravano nel congelamento del provvedimento da parte degli uffici tecnici, in attesa di una possibile soluzione prospettata ieri dal Comune e della Regione, attraverso l'approvazione di una legge regionale che consenta di prorogare le autorizzazioni fino all'approvazione del Pul e comunque fino al 31 dicembre del 2013. "Non ce lo aspettavamo - dice Alessandro Cogoni, titolare della Sella del Diavolo, alla prima fermata- è molto discutibile la tempistica proprio il giorno dopo che il sindaco Zedda aveva incontrato la presidente del Consiglio Regionale, Claudia Lombardo, e sembrava si fosse aperto uno spiraglio per una possibile soluzione. Proprio stasera alle 16  ci hanno notificato in tutta fretta questo provvedimento. Se la legge non andrà in porto saremo costretti a fare ricorso e c'è il rischio di restare chiusi fino ad agosto". Nessuno si aspettava che il Comune procedesse in tempi rapidi e tra i gestori si era appena accesa la speranza di salvare la stagione e di evitare lo smontaggio. La falsa illusione è durata poco. Ora con il rigetto dell'istanza, di fatto, i baretti sono abusivi e rischiano di essere demoliti e i titolari di perdere definitivamente le concessioni."Non capiamo questo accanimento - spiega Alessandro Cogoni- sembra strano che gli uffici vadano per conto loro e non tengano conto del tentativo del sindaco di trovare un accordo risolutivo.La tempistica ci ha spiazzato. Potevano aspettare ancora almeno una settimana lasciando che la regione definisse la legge.Noi siamo in buona fede e una cosa è certa: in questa situazione di confusione noi non smonteremo mai. L'ultima possibilità che ci resta è quella di fare un altro ricorso".