Perdite idriche, water pieni di liquami, solai e balconi che rischiano di crollare. Ai telefoni del Comune la vita da incubo negli alloggi Erp cittadini: in sei mesi 272 segnalazioni. Problemi risolti nel 40% dei casi
Andrea Deidda
Case popolari a Cagliari, le cornette telefoniche del Comune scottano. Da settembre, da quando l’assessorato ai Lavori Pubblici ha attivato il servizio di call center per le manutenzioni negli alloggi popolari, sono arrivate 272 segnalazioni. La lista dei problemi denunciati dagli inquilini è da brivido, si va infatti da infiltrazioni d’acqua in muri e pavimenti, guasti elettrici, a water colmi di liquami, fino a soffitti che rischiano di crollare: le registrazioni parlano di porticati “senza campanello, senza citofono e senza luce”, “acqua che esce dal water”, “infiltrazioni d’acqua dal solaio”, richieste di “sostituzione porte rotte e senza serrature”, “fogne intasate” e una “colonna di scarico del palazzo intasata da radici”.
Ma c’è di peggio, come descritto in una telefonata arrivata il 12 novembre: ”Si è staccato un pezzo di notevole grandezza dal cornicione del balcone dei signori del secondo piano”. Più grave invece l’allarme arrivato il 16 ottobre: “L’impianto elettrico, rifatto 2 mesi fa, produce scariche e salta”, o un altro “sta crollando il solaio dell’appartamento sovrastante”. Non va meglio il 2 gennaio quando un residente al telefono parla di “uscite d’acqua dalle prese elettriche dell’appartamento” o ancora il 19 febbraio quando il centralinista scrive testualmente: “Estremamente pericoloso, mentre faceva la doccia al bambino prendeva una scarica di corrente consistente”. Si potrebbe continuare con “l’acqua trapassa la camera attigua”, “infiltrazione proveniente dalla canna fumaria condominiale satura l’ambiente dell’appartamento rendendolo irrespirabile”, “cantine allagate”.
Dall’elenco si ha un quadro anche delle difficoltà nell’eseguire le manutenzioni: “Hanno iniziato i lavori nel bagno la settimana prima di Pasqua, hanno sfondato la parete del bagno, hanno tappato con un pannello di plastica e sono andati via” datato il 20 novembre. Ora l’amministrazione comunale con il nuovo servizio cerca di prendere in mano la situazione: “A fronte di 272 richieste di manutenzione siamo intervenuti 109 volte - spiega l’assessore ai Lavori Pubblici, Luisa Anna Marras - più o meno nel 40% dei casi”. Una percentuale soddisfacente secondo l’esponente della Giunta, soprattutto perchè si tratta di un servizio introdotto di recente.
Gli interventi sulle case popolari avviati dal Comune potrebbero iniziare a concretizzarsi: “A breve dovrebbe partire la realizzazione di 32 alloggi popolari in via Flumentepido - afferma il presidente della commissione Lavori Pubblici, Maurizio Chessa(Pd) - inoltre è stato firmato nei giorni scorsi l’appalto per le manutenzioni in via Podgora”. All’orizzonte ci sarebbero altri 40 appartamenti in via Boito mentre in piazza Granatieri di Sardegna non si demolirà: “C’è un problema riguardante la perdita dei diritti degli assegnatari di alloggi - spiega Chessa - si procederà con la manutenzione”.