Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Intesa su Sant'Elia, ecco i punti contestati

Fonte: L'Unione Sarda
14 aprile 2008

Comune. Scontro fra i poli in commissione urbanistica: esame rinviato a dopo il voto
Intesa su S. Elia, ecco i punti contestatiL'Udc: eccesso di cubatura nel campus. L'opposizone insorge
Emerge uno schieramento trasversale: prima le verifiche, poi diremo sì all'accordo.La maggioranza risponde agli ordini del sindaco e, in commissione urbanistica, inizia a fare le pulci - con toni e posizioni variegati - all'Accordo di programma su Sant'Elia e Campus universitario siglato il 28 marzo da Emilio Floris e Renato Soru e congelato dal sindaco una settimana più tardi. L'opposizione partecipa alla prima fase, poi due elementi su tre abbandonano polemicamente la riunione: «La commissione non deve istruire atti amministrativi». Finisce con un aggiornamento a dopo le elezioni, martedì prossimo. Con animo - si auspica - più sereno. Sarà dura. Una corsa contro il tempo perché l'intesa prevede che il Consiglio ratifichi l'accordo entro fine mese. E non è scontato.Più che uno scontro tra poli, quello di ieri in commissione è parso essere uno scontro trasversale tra moderati e intransigenti. Sull'aventino Udc e An, i più insofferenti alla politica di Soru e da sempre su posizioni critiche (soprattutto sul Betile) che insistevano sulla necessità di analizzare con attenzione la corrispondenza tra Protocollo di intesa siglato nel 2006 e l'Accordo di programma che ne è conseguito. Dall'altra la Sinistra arcobaleno e un elemento del Pd (Piras) infastitidi dalle contraddizioni nel centrodestra. Al centro alcuni esponenti del Pd, di Forza Italia e dei Riformatori concordi, sì, nell'analisi dell'Accordo, ma a bocce ferme (dopo il voto) e con l'obiettivo condiviso di «non perdere l'opportunità di rilanciare la città». CHI C'ERA Per l'occasione in commissione c'erano - oltre al presidente Massimiliano Tavolacci (Udc), e i componenti Andrea Scano e Marco Piras (Pd), Claudio Cugusi (SA), Sandro Corsini (Fi), Sandro Vargiu (Riformatori) e Alessandro Serra (An) - anche l'assessore all'urbanistica Gianni Campus e il capo area gestione del territorio Paolo Zoccheddu.IL MERITO Tavolacci, fedele alla linea del sindaco, ha proposto di leggere il documento e di analizzare, punto per punto gli articoli. Anche perché, ha osservato l'esponente Udc, «è stato fatto tutto molto in fretta, saltando la conferenza dei servizi, dunque l'accordo non è stato istruito correttamente. Contrario, da subito, Cugusi. «La commissione è un organo politico, non deve istruire atti». Tavolacci prosegue nella lettura e obietta su alcuni punti. Il primo: il Protocollo d'intesa prevedeva la diminuzione della cubatura del Campus universitario rispetto al progetto del 2004, e l'aumento del verde. Il volume, al contrario, è aumentato da 90 a 150 mila metri cubi, il verde diminuito. Secondo: nel verbale del comitato tecnico è chiarito che ai residenti di Sant'Elia, in caso di demolizione, deve essere garantita la permanenza nel quartiere. Invece nell'accordo non si esclude l'ipotesi di trasferire parte dei residenti nelle tre aree individuate dal Comune per realizzare case popolari: Su Stangioni, Terramaini e Fangario. Terzo: l'accordo è stato siglato da due parti ma coinvolge anche altri enti come Area (ex Iacp) ed Ersu. «Siamo certi», osserva Tavolacci, «che loro siano d'accordo?». Quarto: il master plan su Sant'Elia prevede molte soluzioni, bisogna decidere quale. LE POSIZIONI Cugusi (che all'inizio della seduta aveva portato in commissione un suo computer per contestare il costo eccessivo delle copie a colori degli atti) insorge. «Il centrodestra ci faccia sapere che cosa vuole fare, che tempistica vuole darsi. Noi siamo disponibili a lavorare giorno e notte a condizione di sapere in che cosa consiste il lavoro». Poi si alza e va via, polemicamente, assieme a Piras e Ninni Depau, che partecipava in veste di osservatore. Per il Pd rimane Scano, assieme al centrodestra, e continua a lavorare. «Polemica? Beh, avevamo anche altri impegni», ammette Depau. Scano è sereno e pragmatico: «Alcuni componenti della maggioranza hanno messo in luce aspetti dell'accordo poco chiari, ma c'è la volontà di andare avanti, non ho visti posizioni inconciliabili. Facciamo passare le elezioni e dalla prossima settimana lavoriamo bene». Posizione conciliante. Come quella di Vargiu: «Facciamo passare le elezioni, poi ragioniamo. Guardiamo le carte e se tutto è stato fatto bene voteremo sì. Il nostro interesse è riqualificare Sant'Elia, l'intervento è importante, ma il Consiglio ha il diritto di valutare la proposta e se necessario alzare la posta sulle contropartite che il Comune potrebbe ricevere».Intransigente An: «La documentazione fornita dalla Regione è ad oggi ancora carente, lacunosa e contraddittoria», osserva Serra. «Sul Betile An è stata sempre chiara: è un costosissimo colosso troppo vicino al mare e privo di un progetto culturale. Su Sant'Elia saremmo stati anche disposti al dialogo, ma la Regione ha trasmesso solo il piano di Koolhaas: un mero esercizio di creatività, utile suggestione per le performance pubbliche delle archistar, non certo per risolvere i problemi».Chiarisce Tavolacci: «Non vogliamo lo stop, ma capire. Se c'è qualcosa da integrare chiederemo l'integrazione. L'Accordo di programma su Tuvixeddu è stato bloccato da Soru. E allora perché dovremmo accettare uno stadio davanti alla spiaggia di Sant'Elia?».FABIO MANCA