PARTITI Cabras aveva detto: il sindaco vuol venire da noi
Arriva la richiesta di rinnovo coi vendoliani. Piras sibillino nDi coperto c’è solo il codice personale. Questione di privacy. Ma tutto il resto, nella richiesta di rinnovo della tessera di Sel per il 2013, si legge bene: Massimo Zedda (nato a Cagliari il 6 gennaio del 1976) conferma la sua volontà di restare in Sinistra ecologia e libertà, il partito di Niki Vendola che lo ha fatto diventare sindaco. “E dov’è la notizia?”, si chiederà qualcuno. Che bisogno c’è di pubblicare su Facebook il modello di domanda, come ha fatto il circolo Sel di via Puccini, roccaforte del primo cittadino? Per capire bisogna fare qualche passo indietro, tornare a lunedì 18 marzo e ricordare cosa è successo in via Emilia, quartier generale del Pd sardo, poco prima della direzione cittadina del partito. Nella sala riunioni, nel pomeriggio, siedono consiglieri provinciali, deputati, dirigenti regionali. C’è da analizzare il voto delle ultime elezioni politiche: il partito in città ha tenuto ma non ha certo brillato. Tutti pensano all’alleato Zedda, alle ripercussioni della sua gestione di Cagliari sui consensi (e soprattutto i voti) per il centrosinistra in generale.
C’è poco da essere soddisfatti. Prende la parola Antonello Cabras: sconfitto da Zedda alle primarie del 2011, in pole per la presidenza della Fondazione del Banco di Sardegna e contestato dalla base e da pezzi del partito (Monte dei Paschi di Siena insegna). L’ex senatore parla di un caffè preso assieme al giovane sindaco, ex avversario in coalizione. Ex, per ché a quanto dice Cabras i due si sono riavvicinati. E parlano spesso. Tanto che Zedda si sarebbe sbilanciato, e non poco, su un’analisi della sua amministrazione e del partito in cui milita. Fronte Comune, il notabile Pd racconta (si riporta un sintesi dei concetti): Zedda mi ha detto che è consapevole della necessità di un rimpasto in giunta, per il rilancio dell’amministra - zione dopo quasi due anni. Sa anche che esiste un problema col Pd, con alcuni componenti del gruppo comunale in particolare. Versante Sinistra ecologia e libertà, Cabras aggiunge: Zedda mi ha detto che il partito, anche alla luce degli ultimi risultati elettorali, non avrà vita lunga e che esiste la possibilità di una confluenza in una realtà unica col partito democratico. Fronte strettamente personale, e qui i presenti non sono rimasti a bocca aperta solo per mantenere un profilo consono al luogo: Zedda mi ha detto che sta pensando di entrare nel Pd, seguendo un percorso tracciato a livello nazionale.
La notizia esce dalle mura di via Emilia, finisce in pasto alla stampa e fa discutere. Il sindaco non smentisce Cabras. Poi ieri la mossa. Ecco su Facebook, pubblicata dai dirigenti del circolo Sergio Atzeni, la richiesta di rinnovo della tessera di Sel. Come a dire: basta illazioni, Zedda resta a sinistra della sinistra Pd. A supporto arriva anche il segretario regionale dei vendoliani, il neodeputato Michele Piras: «Sel non confluirà nel Pd», afferma. Ma il tono perentorio è solo nelle prime parole, perché se Sel «è un progetto nuovo», è vero che «la semina non è ancora finita», e bisogna pensare «a una soggettività nuova della sinistra». Nulla si distrugge, tutto si trasforma. Enrico Fresu