Rassegna Stampa

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Ancora polemiche al Teatro Lirico, la Rsu: "Nessun progresso in due mesi"

Fonte: web Castedduonline.it
28 marzo 2013

I sindacati


di  Redazione Casteddu Online

Mercoledì 27 Marzo 2013 | 17:45

Ancora polemica al teatro Lirico e le organizzazioni sindacali e la Rsu rimarcano "lo stato reale dell’arte a poco tempo dal presunto debutto della stagione lirica e di balletto 2013 della nostra Fondazione". "Indipendentemente dalle azioni poste in essere da RSU e OO.SS,- si legge nel comunicato- ancora oggi al vaglio della Magistratura, a far data dal 20 dicembre 2012, con formale atto del CDA, è stato ufficialmente conferito l’incarico di Sovrintendente. Nella successiva riunione del CDA (27 dicembre 2012) vengono, altrettanto formalmente, deliberate le proposte del Sovrintendente: Bilancio preventivo 2013; Programmazione lirica e di balletto 2013; nomina del proprio Consulente Amministrativo".

"Da quel giorno e fino al 27 febbraio 2013 (data in cui il nuovo manager rientra sotto la tutela delle leggi sulla maternità) il Sovrintendente avrebbe dovuto lavorare all’organizzazione della stagione approvata e alle tante necessità ordinarie e straordinarie, non ultima quella del reperimento delle entrate della Fondazione.
Tutto questo non è stato fatto. Purtroppo i risultati di questo “non lavoro” sono drammatici e ormai sotto gli occhi di tutti. Ancora oggi non sappiamo quale sia il titolo dell’opera inaugurale: si è passati del Trovatore (CDA del 27/12/2012) alle Fate (CDA dell’11/03/2013) per arrivare alla riunione tecnica del 21/03/2013 convocata da un Presidente, disperato ed incapace di trovare una via di fuga, per individuare un titolo davvero realizzabile in tempi brevissimi da riproporre al CDA. La mancanza del Direttore Artistico, figura assente da troppo tempo, non consente di portare avanti neppure l’imminente stagione mentre le altre Fondazioni, persino quelle che versano in gravi difficoltà economiche, hanno già deciso la programmazione su base triennale".

"Un disastro annunciato, la conferma che la persona incaricata a ricoprire il ruolo di Sovrintendente non è in possesso delle capacità e dei requisiti necessari per dirigere una Fondazione e la clamorosa sconfitta di un “intuitu personae” anteposto frettolosamente a criteri di scelta oggettivi derivanti da procedure di pubblica evidenza ed al di fuori di mere designazioni di comodo. Parrebbe che lo “staff”, a fronte di lauti stipendi, sia stato in grado di programmare solo il Festival di Sant’Efisio reperendo sul mercato prodotti preconfezionati, mortificando le professionalità interne della Fondazione ed iniziando ad usare il contenitore Teatro come un bignè da riempire alla bisogna".

"Mentre si tenta ancora di scaricare sui “lavoratori privilegiati” il protrarsi di questo sfascio le OO.SS e la RSU denunciano con forza lo stato di profonda crisi della Fondazione, il pericolo sempre più reale della perdita di contributi già definiti, la sopravvivenza dell’azienda Teatro e dei suoi lavoratori e non ultimo il mancato rispetto da parte del CDA e della Direzione Aziendale dell’art. 38 del CCNL (trasmissione e presentazione del bilancio, presentazione della programmazione completa di costi analitici, organici, cast artistici, programmazione sul territorio) e la reiterata indisponibilità al dialogo ed a un costruttivo confronto da parte del Presidente assimilabile oramai ad un grave e intollerabile comportamento antisindacale".