OTTAGONO. Blitz ieri
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Si sono presentati all'improvviso nel lungomare Poetto, in un'area davanti all'Ottagono. Uno spiegamento di forze per dare un altro duro colpo alla vendita abusiva di ricci dopo quello di domenica scorsa. Sequestrati 10 chili di polpa già lavorata e un chilo e mezzo di insalata di polpo. Denunciati due venditori e sanzioni amministrative per 13 mila euro.
La Capitaneria di Porto lo aveva annunciato domenica, dopo il blitz effettuato assieme alla Municipale in via Po, via del Fangario, via Stamira e via Figari che aveva portato al sequestro 50 vasetti di polpa e 1.500 ricci: i controlli proseguiranno. Così ieri mattina i militari della Capitaneria del Centro di controllo area pesca di Cagliari, insieme ai vigili urbani, agli agenti della Squadra volante e ai carabinieri della stazione di San Bartolomeo si sono presentati al Poetto in una zona dove, da tempo, era stata segnalata la presenza di alcuni venditori di polpa di riccio. Gazebo e coperture provvisorie, panchine e tavolini in legno o in plastica, sistemati per far assaggiare i frutti di mare. Con la collaborazione del servizio veterinario della Asl sono stati sequestrati, perché messi in vendita senza i documenti che ne provassero la provenienza, circa 10 chili di polpa di riccio e un chilo e mezzo di insalata di polpo. Due venditori sono stati denunciati.
Pesanti anche le sanzioni: 13 mila euro. Il secondo blitz in tre giorni non sarà l'ultimo. «Il contrasto al fenomeno della vendita illegale di ricci di mare proseguirà durante tutto il periodo della campagna di pesca a tutela della salute dei consumatori», fanno sapere dalla Capitaneria che ha coordinato l'operazione.
Domenica la lotta al commercio abusivo dei frutti di mare si era concentrata in via del Fangario, via Stamira, via Po e via Figari. Oltre al sequestro dei vasetti di polpa di riccio erano stati messi i sigilli alle attrezzature e ai banchetti utilizzati per la vendita. Negli ultimi mesi i venditori di ricci, abusivi e regolari nell'area predisposta dal Comune a Su Siccu, sono nell'occhio del ciclone. Anche quelli in possesso delle autorizzazioni erano stati sanzionati per una serie di irregolarità.
Matteo Vercelli