Poetto
La salvezza per i chioschi arriva (o, meglio sarebbe dire “potrebbe arrivare ”, visto il ginepraio di norme sul Poetto) dal consiglio regionale. La proposta di legge salvabaretti ha messo d’accordo tutti i capigruppo dell’al - tro palazzo di via Roma, non troppo lontano dal Comune. Sarebbe una soluzione definitiva, che farebbe sparire l’ombra delle ruspe della spiaggia e darebbe qualche certezza ai gestori fino all’approvazione del Pul. Il sì alla discussione della norma è arrivato da tutti i partiti del consiglio regionale: il sindaco Massimo Zedda, dal Comune, ha inviato qualche integrazione al testo che gli è stato inviato, che adesso, per legge, deve essere vagliato dal Consiglio delle autonomie locali che deve fornire un parere preventivo. Però è spuntato un intoppo: la norma poteva essere discussa e approvata già ieri pomeriggio, ma dalla presidenza del consiglio nessuno è riuscito a contattare il sindaco di Sassari Gianfranco Ganau, che del Cal è presidente. Così la proposta di legge dovrà essere formalmente spedita oggi e il Cal ha 15 giorni di tempo per esprimersi. Considerati l’urgenza e il rischio demolizioni (e nonostante il campanilismo tra Cagliari e Sassari) il via libera dovrebbe arrivare in tempi brevissimi e il consiglio regionale, se tutto va bene, potrebbe salvare i chioschi già nella riunione di questa sera. E la giunta comunale, che ha sempre sostenuto la necessità dell’abbattimento a causa delle norme esistenti, uscirebbe da un’impasse che dura da mesi. Il tema ieri è stato discusso anche a palazzo Bacaredda. L’aula ha dibattuto sulla proposta di deliberazione di Giuseppe Farris, capogruppo del Pdl. Sulla carta pendeva già il parere tecnico contrario del dirigente Urbanistica, Riccardo Castrignano. «In consiglio regionale è in corso una discussione per un testo di legge che dovrà passare per l’analisi delle autonomie locali, ritengo sia più importante di una delibera consiliare », dice il sindaco alla fine del dibattito, «questa novità sicuramente salverà i chioschi, per sempre. Tra un anno non ci ritroveremo qui a discutere nuovamente di montaggio e smontaggio. E entro l’anno prossimo il Poetto avrà il suo lungomare, visto che siamo riusciti a salvare i fondi necessari per i lavori». Ma la tensione non è mancata. L’assessore all’Urbanistica, Paolo Frau, conferma le sue posizioni e arriva a urlarle: «Ci vuole una legge per risolvere questo problema», tuona, e il presidente Ninni Depau lo riprende. Il proponente della deliberazione, Giuseppe Farris, aveva invitato a «andare oltre le posizioni preconcette. La proposta riguarda un’interpretazione autentica delle norme di attuazione dell’articolo 30 del Puc, che riguarda il concetto di temporaneità delle strutture, che sotto il profilo urbanistico non sviluppano ulteriori volumi e possono perciò restare in piedi in attesa dell’approvazione del Pul. Il nostro ruolo non vuole essere al di sopra delle leggi, se finalizzato al bene comune ». Proposta bocciata dall’aula.
P. R.