Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

La chiatta deve attendere

Fonte: L'Unione Sarda
27 marzo 2013


SANT'EFISIO. Rinviata di un anno l'affascinante proposta del tragitto a mare
 

E il sindaco nomina Alter nos Filippo Petrucci
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Un vero peccato, magari sarà per il prossimo anno. Ma per questa edizione della Festa di Sant'Efisio la suggestiva idea di far percorrere al simulacro il tratto che va dalla chiesetta di Giorgino a La Maddalena Spiaggia via mare a bordo di una chiatta non sarà attuabile perché non sussistono le condizioni di sicurezza che possano garantire la massima partecipazione di fedeli e turisti. La notizia arriva nel giorno in cui, durante il Consiglio comunale, il sindaco Massimo Zedda ha nominato Alter nos il consigliere Filippo Petrucci, del gruppo Meglio di prima non ci basta, che succede al collega del Pd Francesco Ballero.
LA DECISIONE Si è conclusa dunque la fase interlocutoria per la valutazione della possibilità di restituire, in occasione dell'edizione 357 della Festa, il vecchio percorso della processione con la traversata a mare del cocchio. Dopo tre conferenze di servizi con i numerosi enti coinvolti e riunioni interne all'Amministrazione, è emersa la percorribilità tecnica del progetto ma anche come non sussistano le condizioni di sicurezza che possano garantire la massima partecipazione di fedeli e turisti. Le prescrizioni individuate in sede di conferenza dei servizi, oltre all'allungamento dei tempi di percorrenza del tragitto evidenziato dall'Arciconfraternita di Sant'Efisio, sempre presente durante gli incontri, ha indotto a ritenere che per questa edizione non ci fossero le condizioni per portare avanti il progetto, rinviando ad ulteriori soluzioni per il prossimo anno.
L'ASSESSORE «Come più volte sostenuto», spiega l'assessore Barbara Argiolas, «nulla era deciso. La traversata a mare poteva essere un elemento di restituzione dello storico percorso in grado di accrescere i momenti di suggestione ed emozione dei fedeli e dei turisti ma era comunque necessario valutarne la percorribilità tecnica ed economica. Ferma restando la volontà politica dell'Amministrazione di valorizzare la Festa di Sant'Efisio, rispettiamo quanto deciso in sede di conferenza dei servizi e quanto espresso dall'Arciconfraternita, apprezzando l'apertura a valutare per le prossime edizioni nuove soluzioni».
L'ALTER NOS Intanto festeggia Filippo Petrucci, 32 anni, dottore di ricerca in Storia dell'Africa, residente nel quartiere La Vega dopo una vita passata nel rione Amsicora. «Sono felicissimo per questa nomina», spiega subito dopo l'ufficializzazione, «sono cattolico e fedele di Sant'Efisio. La festa del primo maggio mi ha sempre affascinato. Fin da bambino ho iniziato a seguirla senza mai abbandonarla. È un momento unificante per la Sardegna e con grande onore e responsabilità mi preparo al mio incarico». Primo passo, prendere confidenza con la cavalcatura. «Da domani inizierò le lezioni». (red.cro.)