Entro metà settimana si decide tutto, incontro tra i tecnici di Comune e Regione per una leggina “salva-chioschi”
CAGLIARI. Nemmeno il sole riscalda più la spiaggia dei centomila e ieri con i baretti ancora chiusi il Poetto ha assunto l’aspetto dei giorni peggiori, brutto, sporco e dimenticato da tutti. Con la prospettiva per nulla incoraggiante che anche per Pasqua la situazione resterà così, con il litorale senza lo straccio di un servizio per i turisti e off limits per chi vuole prendere un caffè seduto su uno sdraio mentre legge un giornale. Ormai per i baretti non è più una cosra contro il tempo perchè il tempo delle proroghe e dei rinvii, quello delle mini proroghe e dei rinvii dei rinvii in attesa di un miracolo è terminato ma all’orizzonte non si intravvede uno straccio di soluzione che è uno.
Da una parte ci sono a burocrazia e la giustizia che impongono regole ferree dalle quali non è possibile derogare e che dicono in pratica una cosa soltanto: i baretti devono essere buttati giù, per la ricostruzione se ne riparlerà più avanti ma senza alcuna certezza. Dall’altra ci sono i proprietari dei chioschi ormai seppelliti dai debiti e impossibilitati a tirare avanti con il lavoro che non c’è: per loro non è più una questione di diritto ma di disperazione e in ogni caso – come è venuto fuori anche dall’ennesima riunione convocata per il fine settimana – «non abbiamo i soliti per buttare giù e ricostruire, anche perchè l’ultima mareggiata ha causato danni per migliaia di euro difficilmente colmabili con gli incassi che in pratica mancano da novembre. Insomma, non c’è più tempo da perdere e qualcosa di definitivo dovrà essere definito questa settiamana. Anzi, entro la metà della settimana. L’obiettivo dichiarato è quello di trovare una leggina ad hoc che consentano ai baretti di “vivere” e per questo – dopo una serie di incontri informali che si sono svolti nei giorni scorsi– oggi ci sarà un vertice tra i tecnici comunali e quelli regionali.
La necessità è di trovare una sintesi al decreto Rassu, quello che per l’amministrazione avrebbe dovuto salvare il salvabile ma che per il Comune non era praticabile sino in fondo. Tecnicamente occorre trovare la soluzione che dopo la stagione dei rinvii infiniti inauguri una nuova stagione. Intanto Pd e Idv in Comune hanno aperto il dialogo con il Pdl e martedì in Consiglio verrò presentata una mozione sull’argomento. Intanto è scaduto il termine per le osservazioni al piano di utilizzo del litorale e forse anche dal Pul potrebbe essere trovata la soluzione in extremis. Strada stretta, strettissima in ogni caso. La possibilità che i titolari delle concessioni possano riprendere il servizio di ristorazione al Poetto è appesa al classico filo sottilissimo. Iniziano i tre giorni più lunghi per le sorti dei baretti mentre la stagione del mare è alle porte. Niente male come prospettive.