Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

L'agonia delle palme

Fonte: L'Unione Sarda
26 marzo 2013


Il punteruolo rosso le sta distruggendo. Interrogazione di Espa (Pd)
 

«Senza una regia inutile ogni intervento»
Vedi la foto
Che il punteruolo rosso stia distruggendo le palme in città, in Sardegna e nel resto d'Italia è noto. Ed è altrettanto noto che l'amministrazione comunale ha già speso 74 mila euro per debellare il parassita ed è pronta a stanziarne altri 100 mila, secondo quanto ha dichiarato nel dicembre scorso l'assessore all'Urbanistica Paolo FrauMa i fondi disponibili non bastano per risolvere l'emergenza. Per questo sono stati richiesti altri 200 mila euro alla Regione. Che avendo difficoltà persino a pagare gli stipendi dei suoi dipendenti, causa Patto di stabilità, non è detto che li stanzi.
SESSIONE DI BILANCIO Ma visto che si entra nella sessione di bilancio, aumentano le pressioni perché i fondi vengano messi a disposizione. Nei giorni scorsi Marco Espa e altri consiglieri regionali del Partito democratico (Solinas, Cucca, Lotto, Cocco, Bruno, Barracciu) hanno presentato un'interrogazione al presidente della Regione Ugo Cappellacci e agli assessori all'Ambiente e all'Agricoltura, «affinché faccia partire una urgente campagna di disinfestazione coordinata su tutto il territorio regionale».
L'ATTACCO «Da molti anni questo bene ambientale identitario è attaccato dal parassita particolarmente aggressivo e pericoloso», scrivono. «Importato alcuni anni fa da commercianti che hanno introdotto nel nostro territorio piante infestate, questo coleottero sta progressivamente distruggendo il nostro patrimonio».
I consiglieri regionali del Pd sollecitano «una strategia regionale, una vera e propria regia» perché, sostengono, «non possiamo lasciare agli enti locali il lavoro di cura e prevenzione davanti ad un coleottero così aggressivo che sta creando una vera e propria pandemia nel territorio sardo: gli interventi di un Comune non possono avere alcuna efficacia se nel Comune confinante non si attua lo stesso tipo di intervento. Per una volta la nostra condizione di insularità può rivelarsi un vantaggio», aggiunge Espa, secondo il quale «se venisse fatta una campagna invasiva ed efficace, sia di lotta al parassita, sia, soprattutto di controllo e prevenzione, il punteruolo rosso potrebbe essere sconfitto».
NON C'È TEMPO DA PERDERE Ma bisogna fare in fretta, sostiene il consigliere regionale del Partito democratico, «perché ora che è entrata la primavera il punteruolo rosso ritornerà attivo riprendendo la sua attività infestante e devastante».
«Non posso nemmeno immaginarmi», conclude, «una via Roma con tutte le palme distrutte: sarebbe una ferita troppo grave, non dobbiamo sottovalutarla». (f.ma.)