Potranno pregare nella sala polifunzionale di Monte Claro
 

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Non ha perso tempo la presidente della Provincia Angela Quaquero: dopo la denuncia della comunità musulmana - «Comune, Provincia, Regione e anche l'arcivescovado hanno sempre promesso di fare qualcosa ma noi continuiamo a stare sotto l'acqua» - ha messo a disposizione ogni venerdì per tre ore, dalle 12 alle 15, la sala polifunzionale del parco di Monteclaro per la preghiera settimanale islamica.
«Ho visto l'articolo de L'Unione Sarda sull'iPad e mi son detta: dopo tutto quello che abbiamo fatto ci accusano di non fare nulla?», spiega Quaquero, che poco dopo le otto del mattino di ieri ha alzato la cornetta per chiamare Sulaiman Hijazi e comunicargli la disponibilità della sala. Nell'intervista di ieri, Hijazi minacciava le dimissioni da portavoce della comunità per protesta contro le istituzioni che hanno sempre promesso di trovare una soluzione ai disagi dei musulmani, che ogni venerdì pregano in strada, perché l'attuale moschea è troppo piccola, senza però fare niente. «Sfido chiunque a dire che in Siria, Palestina, Egitto o in altri paesi arabi i cristiani siano costretti a pregare in queste condizioni», ricorda il portavoce.
«La nostra proposta vorrebbe venire incontro a un bisogno immediato e contingente. Non stiamo dando una moschea a nessuno, stiamo solo concedendo gratuitamente un nostro locale che diamo a tutte le associazioni», sottolinea la presidente della Provincia, ribadendo gli stessi concetti espressi nella risposta al capogruppo dell'Idv, Omar Zaher, che sulla questione ha presentato un'interrogazione.
Soddisfazione da parte di Hijazi: «Un grazie alla Provincia, sempre vicina alla nostra comunità». Nonostante la buona volontà, la soluzione potrebbe non essere l'ideale, perché la sala è piccola. I fedeli sarebbero costretti a dividersi tra Monteclaro e via del Collegio. «Venerdì decideremo cosa fare», spiega Hijazi.

(m.g.)