IL DIBATTITO. Si può sacrificare il centro storico in nome del divertimento? O si devono spegnere le luci?
I consiglieri comunali favorevoli. I residenti: «Un posto di polizia»
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È stato un «incidente di percorso» oppure un antipasto di quello che il centro storico dovrà affrontare la prossima estate? Dopo il concerto organizzato venerdì nella facoltà di Architettura e l'intervento della Polizia municipale - arrivato su richiesta di diversi abitanti - la movida e i suoi effetti collaterali tornano al centro delle polemiche. Castello e Marina possono essere quartieri residenziali o devono essere sacrificati sull'altare del divertimento notturno?
CONVIVENZA I consiglieri comunali non hanno dubbi: nei quartieri più antichi si può convivere con musica e locali, «ma nessuno si può sentire autorizzato a fare ciò che vuole», spiega Sergio Mascia, capogruppo di Sel che ha depositato un'interrogazione al sindaco per chiarire la vicenda del concerto organizzato dal gruppo universitario Unica 2.0, concluso in anticipo dopo l'intervento dei vigili urbani. Gli agenti starebbero raccogliendo le testimonianze degli abitanti e alcuni video amatoriali, per ricostruire l'accaduto. I due uomini in divisa intervenuti venerdì notte sono stati aggrediti verbalmente - questo il loro racconto - dai ragazzi. Nelle prossime ore verranno verificate anche le licenze della manifestazione, per chiarire si ci possano essere eventuali responsabilità amministrative o penali. Le polemiche arrivano proprio dopo l'inaugurazione del presidio fisso dei vigili alla Marina. Un esperimento che «sarebbe bello poter estendere a tutto il centro storico, perché fa parte di un rapporto utile e moderno con le forze dell'ordine», dice Mascia, che conclude: «Ma se venerdì il concerto è stato bloccato a mezzanotte e gli abitanti si sono lamentati degli schiamazzi fino alle quattro del mattino, qualcosa in quell'intervento non ha funzionato».
POSTO DI POLIZIA Per Guido Portoghese (Pd), si devono bilanciare le esigenze dei gestori dei locali e dei residenti: «Il centro storico è bello se è vivo. Il servizio dei vigili deve allargarsi anche a Castello, dove ci sono gli stessi problemi della Marina». Secondo Pierluigi Mannino (Patto per Cagliari), «serve un maggior controllo, specialmente quando vengono organizzati eventi a cui partecipano in migliaia. La Giunta dovrebbe essere coerente e estendere il progetto del posto di polizia a Castello. Ma non mi stupirei se il presidio sparisse anche dalla Marina: la maggioranza ci ha abituato alla marcia indietro».
GESTORI Danilo Argiolas, padre del Libarium, crede si sia trattato solo di un piccolo incidente di percorso, forse sopravvalutato: «Il concerto di venerdì non ha creato grossi problemi, purtroppo quando c'è un pubblico di duemila persone qualche inconveniente può succedere. Con me gli organizzatori sono stati corretti: mi hanno chiesto delle sedie in prestito, le ho ritrovate ordinate e impilate di fronte al locale la mattina successiva».
Michele Ruffi