Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

Viaggio nel parco mai nato

Fonte: Sardegna Quotidiano
25 marzo 2013

 Genneruxi

 

COMUNE Sopralluogo della commissione Patrimonio nell’area della lottizzazione Magnolia. Piscine, campetti, ristorante, palestra e cantieri: ma burocrazia e problemi bloccano tutto

Se potesse crescere, anche l’erba sintetica sarebbe incolta. Nel parco mai nato della lottizzazione Magnolia, le sterpaglie hanno preso il posto dei prati e i resti del cantiere occupano gli spazi ideati per gli sportivi. Per capire in che condizioni si trova e per quali motivi sia abbandonato la commissione Patrimonio del Comune ieri ha effettuato un sopralluogo assieme all’assessore Gabor Pinna nell’area di Genneruxi che costeggia l’Asse mediano. Il parco è legato alla lottizzazione nata sull’altra sponda dell’arteria e non ancora completata. «Tutto a causa dell’inerzia amministrativa: il Comune non ha ancora trasmesso le concessioni edilizie già ottenute tra il 2006 e il 2007 e riguardano cinque degli undici lotti previsti». L’ingegnere Roberto Lauletta è il direttore dei lavori del cantiere eterno tra via Mercalli e Genneruxi e ieri ha illustrato la situazione a sette consiglieri comunali membri della commissione che hanno visitato l’area. Il piano per la lottizzazione ha avuto una lunga gestazione: «Già nel 2000 è stato inserito nel Puc, nel 2004 arrivo il via libera dal Consiglio comunale e il 31 marzo del 2006 fu firmata la convenzione tra i proprietari, l’Immobiliare Magnolia e gli eredi D’Aquila», spiega Lauletta.

In tutto un area di circa dieci ettari con 70mila metri cubi edificabili e circa tre ettari destinati a parco pubblico. Ristorante, pizzeria, palestra, piscine per adulti e bambini e campi da calcetto circondati da giardinetti e 800 metri di pista per corsa e biciclette: tutto pubblico, ma in mano ai privati. Perché, in base alla convenzione, chi ha realizzato l’opera ha diritto a gestire le strutture per vent ’anni. Uno degli intoppi per quanto riguarda il parco lato Genneruxi sono stati i campi da calcetto. All’inizio erano ne previsti cinque da calcio a cinque, ma nel frattempo c’è stato il boom del calcio a sette. «Il Consiglio comunale aveva quindi deliberato che al posto di tre dei campi per il calcio a cinque ne venissero realizzati due per quello a sette - spiega Lauletta - ma non sono omologabili e questo ha creato problemi ulteriori». Adesso i campi sono l’unica parte più in ordine, per la gioia dei ragazzini del quartiere che almeno li sfruttano. Anche se ieri si sono volatilizzati alla vista della delegazione del Comune. «Siamo venuti qua per capire perché il Comune non è ancora entrato in possesso di un’area che gli spetta - spiega Claudio Cugusi - per questo era necessaria l’audizione dell’i n gegner Lauletta durante il sopralluogo ». I consiglieri comunali si sono fatti un’idea di come diventerà la struttura una volta ultimata, ma è troppo presto per sbilanciarsi in previsioni sui tempi. «Ancora non si può valutare al meglio la situazione - spiega l’assessore al Patrimonio Gabor Pinna - ma per il 5 aprile abbiamo già fissato una commissione a cui parteciperanno assessori e dirigenti dei servizi interessati: Urbanistica, Sport e Patrimonio». M.Z.